Nucleare. Israele avverte: “Non si esclude un’azione militare contro l’Iran”

Israele non concede alcuna garanzia di non intervento, in tema di nucleare Tel Aviv avverte che potrebbe ricorrere alle armi per fermare la corsa alla bomba dell’Iran.

All’indomani dell’intervista di Dmitri Medvedev alla Cnn, in cui il presidente russo ha detto di aver ricevuto da Shimon Peres rassicurazioni sulle intenzioni di Israele di non ricorrere alla forza con la Repubblica islamica, Benyamin Netanyahu corregge il tiro davanti alla comunità internazionale.

In realtà non è arrivata la smentita ufficiale, ma il portavoce del ministero degli Esteri, Yigal Palmor, ha puntualizzato che la quanto riferito dal Cremlino non può condizionare le decisioni del governo israeliano: «Non vi sono ragioni di polemizzare col presidente Medvedev”, ma neppure di considerarlo alla stregua di ”un rappresentante delle posizioni di Israele».

Riguardo all’Iran, Tel Aviv ha specificato: «’Tutte le opzioni sono sul tavolo». Palmor ha ricordato come il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, avesse manifestato proprio a Mosca, la volontà dello Stato ebraico di evitare lo scenario di «un attacco unilaterale» all’Iran.

In nome del ”diritto all’autodifesa” il capo di stato maggiore di Tsahal, Gaby Ashkenazy,  ha ribadito che «la possibilità che l’Iran venga in possesso di armi atomiche rappresenta una minaccia non solo per Israele, ma anche per la regione e per il mondo libero».

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