Obama e Guantanamo/ Polemica per una ipotesi di “executive order” per mantenere in carcere i detenuti indefinitivamente

Nuove nubi si profilano all’orizzonte per l’amministrazione Obama intorno al caso Guantanamo. Il Presidente americano si trova di fronte ad un’importante decisione: avvalersi o meno di un “executive order”, un decreto del Presidente che ha efficacia immediata e non deve essere discusso dal Congresso, per mantenere indefinitamente in carcere, senza processo, i prigionieri sospetti di terrorismo.

Si tratta di un radicale cambiamento rispetto ad uno degli impegni più importanti assunti da Obama nella campagna elettorale.

Il fatto che Obama  sia impegnato in una scelta così delicata lo ha rivelato il gruppo di giornalismo investigativo ProPublica in un articolo apparso sul Whashington Post. Uno scoop che ha subito provocato la reazione indignata di associazioni e gruppi per la difesa dei diritti civili.

Il portavoce della Casa Bianca, Ben LaBolt, non ha confermato la notizia, sostenendo che non è stata ancora adottata nessuna decisione. Tuttavia  diverse fonti interne all’amministrazione hanno rivelato alla stampa che un piano per un executive order è allo studio proprio per evitare che un negoziato fra Obama e il Congresso su un nuovo sistema di detenzione possa bloccare i piani di chiusura della prigione di Guantanamo entro il 21 gennaio 2010, come promesso dal presidente.

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