Obama/ ”Raggiunto l’accordo tra Chrysler e Fiat e ne sono molto contento”

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato la firma dell’accordo tra la Chrysler e la Fiat. ”Sono molto contento di affermare che l’intesa  è stata raggiunta”, ha detto Obama in una conferenza stampa.

Obama ha definito la Chrysler “un’icona dell’industria automobilistica americana”, ma non ha nascosto le difficoltà del presente: “Per anni e’ stata un pilastro, solo che quel pilastro si era indebolito”. Per sanarlo serviranno l’intervento del governo Usa, della Fiat e una bancarotta “veloce ed efficiente”.

La Fiat ha dimostrato di saper costruire l’auto pulita del futuro ed è l’unica possibilità di salvezza – ha detto Obama – .Oggi ci sono forti chance di successo. Questa alleanza salverà 30mila posti di lavoro. Chrylser non può solo sopravvivere ma prosperare”.

Chrysler farà ricorso a una ”bancarotta chirurgica che durerà fra i 30 e i 60 giorni”, ha spiegato un funzionario dell’amministrazione Obama. ”La bancarotta – ha precisato – non era la soluzione preferita”, ma la mancanza di un accordo con i piccoli creditori l’ha resa necessaria.

”L’United Auto Worker (Uaw) e le grandi banche hanno accettato molti sacrifici. Nonostante questo non siamo stati in grado di raggiungere un accordo con tutti i creditori”, ha detto.

La bancarotta sarà ”rapida” e la richiesta per l’accesso sarà presentata a New York. Il governo americano fornirà a Chrysler finanziamenti per 3-3,5 miliardi di dollari durante la bancarotta. Anche il governo canadese fornirà fondi.

“Quest’operazione rappresenta una soluzione costruttiva e importante ai problemi che da alcuni anni affliggono non soltanto Chrysler ma l’intera industria automobilistica mondiale”. Cosi’ l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha commentato l’accordo raggiunto con la casa automobilistica di Detroit.

“L’alleanza – ha continuato Marchionne – permettera’ di mettere insieme la tecnologia Fiat, che e’ tra le piu’ innovative e avanzate al mondo, le sue piattaforme e i suoi propulsori per vetture piccole e medie nonche’ la sua vasta rete di distribuzione in America Latina e in Europa con il grande patrimonio della Chrysler, che ha una forte presenza in Nord America e lavoratori pieni di talento e di impegno”.

Tutto questo, ha concluso Marchionne, “dara’ vita ad una nuova forte casa automobilistica e aiutera’ a preservare, insieme ai posti di lavoro, un’industria manifatturiera di importanza cruciale per le economie statunitense e canadese”.

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