Nessun giro del mondo, almeno per ora, per Laura Dekker, la ragazza di 13 anni che voleva compiere l’impresa in solitario sulla barca a vela.
I giudici del tribunale di Utrecht hanno di fatto sospeso l’autorità dei genitori, che erano favorevoli alla traversata di due anni. La palla, a questo punto, passa ad uno psicologo infantile che valuterà se la ragazza è effettivamente preparata psico-fisicamente per il giro del mondo. u
Laura, che non era presente alla lettura della sentenza, nel frattempo, continuerà a vivere con il padre.
Difficile, a questo punto, che la ragazza possa battere il record di Mike Perham, il ragazzo britannico che ha compiuto la traversata, in nove mesi, a soli 17 anni. Anche perchè, l’Agenzia olandese per la protezione dei bambini è dichiaratamente ostile all’impresa: «É una scelta irresponsabile».
Il tribunale, però, ha stabilito che Laura potrà veleggiare solo se ci sarà l’accordo tra la famiglia e l’associazione che tutela i bambini.
Per Carolin Vink, consigliere della società che tutela i minori, «il caso merita un approfondimento. Stiamo parlando di una bambina di soli 13 anni. Non sappiamo se sia effettivamente in grado di scegliere per il meglio».
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