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Omicidio di Anna Costanzo a Bari/ Sotto torchio in Questura l’ex fidanzato. Sarebbe dell’assassino il messaggio su Facebook

di admin |13 Luglio 2009 0:19

Le indagini sull’omicidio di Anna Costanzo, l’estetista di Bari uccisa nella notte tra venerdì e sabato con una botta alla testa, sono a una svolte. Negli uffici della Squadra mobile si trova dal pomeriggio di domenica l’ex fidanzato, che ha chiesto di essere assistito dall’avv. Mario Russo Frattasi, suo legale di fiducia. L’uomo, un commerciante di 35 anni, con il quale la donna aveva avuto una relazione sentimentale troncata bruscamente circa un mese fa, cui non si era rassegnato, era stato in un primo tempo sentito come testimone per diventare indagato.

Anna Costanzo, 50 anni, figura mitica del mondo dello spettacolo barese, truccatrice della fondazione Petruzzelli e titolare di un centro estetico, era stata trovata senza vita nella sua abitazione sabato mattina dal fratello e la morte risalirebbe alla notte tra venerdi’ e sabato. 

Era parso subito chiaro che la vittima era stata assassinata. La pista piu’ plausibile fa ricondurre l’omicidio ad un motivo passionale.

E’ stato il fratello minore della donna, sabato mattina, a ritrovare il corpo sul pavimento del bagno con la testa poggiata sul bidet. Macchie di sangue erano evidenti sulla nuca, e sui sanitari. Tra le ipotesi, a causare la morte il colpo con un corpo contundente.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima aveva trascorso la serata in compagnia di un’amica e di un cugino che l’avrebbe poi accompagnata a casa alle 2,30 di notte. I poliziotti stanno ora lavorando su un messaggio in apparenza lasciato da Anna sul suo profilo Facebook intorno alle 3,30 (un’ora cioe’ dopo il suo rientro) nel quale la donna raccontava di aver conosciuto tre tipi ma senza specificare ne’ i nomi ne’ dove li aveva incontrati. Di certo c’è, comunque, che l’assassino aveva le chiavi di casa perche’ non e’ stato riscontrato nessun segno di effrazione.
Ne’, a quanto pare, avrebbe ucciso per rapina visto che non mancherebbero in casa ne’ gioielli ne’ soldi, ma solo il computer, cosa che darebbe forza all’ipotesi che il post su Facebook sia stato scritto proprio dall’assassino.

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