Omicidio Francesco Lenzi: pena ridotta per il killer del gioielliere

ROMA – Due anni di riduzione della pena per Ion Radu Iancu, il romeno di 29 anni, condannato in quanto appartenente alla banda che nel novembre 2008, nel corso di una rapina, uccise il gioielliere romano Francesco Lenzi. Diciotto anni di reclusione sono stati inflitti a Iancu dalla I Corte d'assise d'appello di Roma, in riforma della condanna a 20 anni disposta nel marzo dello scorso anno dal gup Maria Teresa Covatta al termine del processo col rito abbreviato. Era il 25 novembre 2008 quando i carabinieri intervennero ad Acilia; una telefonata aveva segnalato un ferito in un appartamento in affitto al gioielliere Lenzi. I militari trovarono l'uomo senza vestiti, il corpo in terra in una pozza di sangue, polsi e caviglie legati con scotch; era stato torturato e poi finito con un colpo alla testa. Fu la colf romena del gioielliere a dire di essere stata aggredita da due uomini che erano entrati, si erano impossessati dei gioielli custoditi in cassaforte e poi erano scappati. Il giorno successivo, accadde un fatto 'strano'. Alla stazione ferroviaria di Milano, all'interno di un treno, fu trovato un trolley abbandonato. Portato dal capotreno all'ufficio oggetti smarriti, all'interno furono trovati gioielli con etichette riconducibili a Lenzi. La 'stranezza' fu che Iancu stesso si reco' all'ufficio dicendo che quel trolley era suo. Disse che lo aveva ricevuto da un connazionale per portarlo a Milano. Poi, il romeno confesso' i fatti, dicendo pero' di aver partecipato solo alla rapina senza essere d'accordo con la violenza successiva, e chiamando in causa la domestica di Lenzi che avrebbe aperto la finestra dell'abitazione per consentire il loro ingresso. Per gli stessi fatti, in Corte d'assise e' in corso il processo 'ordinario' nei confronti di altri quattro romeni (uno dei quali e' latitante). E' pendente poi una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della colf di Lenzi, di un altro rapinatore e di un impiegato del gioielliere.