Omicron dilaga in Europa: 180mila casi in Francia, 130mila in Gb, in Danimarca il più alto tasso di infezione al mondo

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 28 Dicembre 2021 - 20:16 OLTRE 6 MESI FA
omicron foto ansa

Omicron dilaga in Europa: 180mila casi in Francia, 130mila in Gb, im Danimarca il più alto tasso di infezione al mondo (foto Ansa)

La variante Omicron dilaga in tutta Europa. La Francia ha registrato nelle ultime 24 ore un aumento dei contagi battendo tutti i record con 180mila nuovi positivi. La Danimarca è diventato il Paese con il più alto tasso di infezione da Covid al mondo, con 1.612 casi ogni 100mila persone. Il Paese di 5,8 milioni di abitanti ha registrato lunedì un nuovo record di contagi superando per la prima volta i 15mila casi in 24 ore, esattamente 16.164, a fronte di 130.686 tamponi, con un tasso di positività del 12,4%.

In Gran Bretagna i positivi sono stati 129.471, con 18 decessi, ma i dati sono incompleti a causa del periodo di vacanza. E la stragrande maggioranza sono concentrati nell’Inghilterra, dove i positivi sono oltre 117 mila, nuovo record assoluto della più popolosa nazione del Regno Unito. E anche l’Italia non se la passa bene, con il suo record assoluto di 78313 nuovi positivi.

La Finlandia ha intanto deciso di chiudere le sue frontiere ai turisti stranieri non vaccinati. Il Paese dei laghi è il primo nell’Ue a fare un passo destinato a far discutere. Più in generale è un martedì nero per l’Europa nella battaglia al coronavirus. Omicron sta dilagando ovunque. La nuova variante, dopo Danimarca e Portogallo, è diventata dominante anche in Olanda e in Svizzera.

Variante Omicron dilaga in Europa: Finlandia chiude ai turisti stranieri non vaccinati

La Scandinavia è tra le regioni europee che sta affrontando una rapidissima ascesa dei contagi. La Danimarca registra infatti il più alto tasso di infezioni al mondo: secondo i dati delle scorse ore, su 100 mila abitanti in 1.612 sono positivi al Covid.

E la Finlandia, dopo una riunione-lampo del governo, ha deciso di correre ai ripari vietando, salvo alcune eccezioni, a tutti gli stranieri non vaccinati e con età superiore ai 16 anni di entrare nel Paese.  I non residenti vaccinati, invece, dovranno comunque sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti al loro ingresso, sulla scia di quanto deciso nei giorni scorsi dall’Italia e da un numero crescente di Paesi europei.

Sempre in Finlandia, secondo la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli che ha annunciato un’interrogazione a riguardo, ci sarebbe un caso particolare che riguarda due cittadini italiani. Entrambi, dopo essere risultati positivi allo scalo di Helsinki, sarebbero stati chiusi in un bagno dell’aeroporto per l’isolamento, è stata la denuncia di Montaruli, che ha chiesto l’intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Omicron dilaga ovunque in Europa

In Europa Omicron avanza anche se in maniera omogenea. La Francia, nelle ultime 24 ore, è stata letteralmente travolta dai contagi registrando 180 mila positivi, cifra nettamente superiore a quella del giorno di Natale, quando il Paese aveva sfondato il tetto dei 100mila casi.

In Gran Bretagna i positivi sono stati 129.471, con 18 decessi, ma i dati sono incompleti a causa del periodo di vacanza. E la stragrande maggioranza sono concentrati nell’Inghilterra, dove i positivi sono oltre 117 mila, nuovo record assoluto della più popolosa nazione del Regno Unito.

Nell’Olanda del lockdown la crescita dei contagi sta rallentando ma, secondo gli esperti, dopo che Omicron ha ufficialmente scalzato Delta, il Paese potrebbe affrontare un nuovo balzo di casi di positività e di ricoveri ospedalieri.

La Germania, dove vige il cosiddetto lockdown dei non vaccinati, per il momento sembra reggere mentre il Belgio registra un moderato ma costante calo dei contagi e, grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il decreto regio del 22 dicembre, vedrà nelle prossime ore riaprire cinema e teatri.

Covid torna anche in Cina

Il Covid sta inoltre tornando con prepotenza laddove tutto è cominciato, in Cina. Nelle ultime 24 ore la città di Xi’an, con i suoi 13 milioni di abitanti in lockdown da sei giorni, ha registrato 209 nuovi casi, il livello giornaliero più alto dal marzo 2020. I dati ufficiali sono meno drammatici di quelli europei ma Pechino ha già scelto di allargare le rigidissime restrizioni alle aree vicine per arginare il più grande focolaio di Covid dopo quello di Wuhan.

Così altre centinaia di migliaia di persone sono finite in lockdown a Yan’an, che dista circa 300 chilometri da Xi’an.