Orfini (Pd): Galan cancella le regole dei Beni culturali

Roma – "Con la scelta di innalzare a un milione e mezzo di euro il tetto per l'affidamento diretto dei lavori nei beni culturali il ministro Galan si assume una responsabilità gravissima: i lavori che superano quella soglia sono pochissimi e così facendo si uccide il sistema di piccole e medie imprese, si rende ancor più complicata la situazione dei lavoratori e si rischia di compromettere la qualità degli interventi". Lo ha dichiarato Matteo Orfini, responsabile cultura e informazione del Partito democratico. "Senza considerare – ha aggiunto – che l'innalzamento da 50 a 70 anni dell'età minima di un immobile pubblico per essere sottoposto a tutela, allenta ulteriormente le garanzie di sopravvivenza di molti beni pubblici. Il tutto avviene senza valide ragioni. Le norme del codice degli appalti stanno strette al settore? Certo la soluzione non può essere azzerarle. Questo governo – ha concluso Orfini – prima con Bondi ha tentato di eludere le regole attraverso i commissariamenti, oggi con Galan decide addirittura di abolirle".

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