Oscurato dagli hacker il sito “caccia allo sbirro”

Degli anonimi hacker hanno oscurato “caccia alla sbirro”, il sito Internet balzato all’onore delle cronache nei giorni scorsi, dopo una denuncia del Sap, il sindacato autonomo di polizia.

Il sito si proponeva di costruire un vero e proprio archivio fotografico con «nomi, cognomi, ruolo, zona operativa e indirizzi» di agenti e carabinieri al fine di «intimidire i repressori e farli conoscere alle masse popolari».

Sulla vicenda la procura di Bologna aveva aperto un’inchiesta, ma prima ancora della giustizia è arrivato un anonimo intervento di alcuni hacker. Attualmente la pagina “caccia allo sbirro” risulta irraggiungibile mentre sul sito del Nuovo Partito Comunista, promotore della schedatura, campeggia un teschio con un berretto da poliziotto e una scritta «a favore delle persone oneste e della polizia».

Non è ancora chiaro se l’attacco informatico sia realmente partito da alcuni gruppi di hacker solidali con le forze dell’ordine, o se non si tratti piuttosto di un tentativo per cancellare tracce e confondere le acque.

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