P4, Papa: “Vogliono portarmi in aula per umiliarmi”

ROMA – ''Vogliono umiliarmi oltre il dovuto e farmi arrivare al 26 ottobre, al processo, in ceppi, dietro le sbarre, come una bestia allo zoo''. Lo afferma l'esponente del Pdl, Alfonso Papa, detenuto nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio, in un'intervista al Giornale.

''Tiro avanti pensando a mia moglie e ai miei figli. Trovo conforto nella fede – aggiunge Papa – e nelle lettere che ricevo. Una, belllissima, è del regista Pupi Avati a cui non importa nulla dell'inchiesta o dei motivi che mi hanno portato qui ma e' scritta con il cuore, per infondere coraggio''.

''Vegeto con cinque persone in una cella di cinque metri – afferma – quando anche i muri sanno che non posso più inquinare le prove, fuggire o reiterare il reato''.

L'auspicio del parlamentare è che l'intera vicenda processuale finisca ''con un'assoluzione piena perchè il fatto non sussiste'' ma quella del carcere resta un'esperienza che l'ha segnato, ''che mi obbliga, una volta assolto – sottolinea – ad occuparmi a tempo pieno delle carceri italiane''.

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