Islamabad (Pakistan) – L'avvocato di Mukhtar Mai, la donna pakistana il cui caso di stupro ottenne nel 2002 una fama internazionale, ha chiesto alla Corte suprema del Paese di rivedere la sua decisione di assolvere tutti i sospettati tranne uno. Secondo Mai il suo stupro era stato ordinato da un consiglio tribale del suo villaggio come punizione per la sospetta relazione del suo fratello minore con una donna di una casta più alta. Originariamente erano stati accusati 14 uomini, ma durante gli anni 13 sono stati assolti. La Corte suprema lo scorso mese ha confermato l'assoluzione, ma l'avvocato Aitzaz Ahsan ha presentato oggi una petizione che denuncia delle irregolarità nella decisione. Gli attivisti per i diritti civili hanno criticato il trattamento riservato dalla Corte alla donna, che si dice impaurita dall'idea che gli uomini scarcerati potrebbero ora andarla a cercare.
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