Palestina, uomo di Abbas: Ingiusto imporre a Hamas riconoscere Israele

Gerusalemme – L'obbligo del riconoscimento di Israele da parte di Hamas è "ingiusto, impraticabile e non ha senso". È quanto dichiarato da Nabil Shaath, collaboratore del presidente palestinese Mahmoud Abbas a poche ore dall'accordo di riconciliazione tra Hamas e Fatah. I mediatori del Quartetto per il Medioriente (Stati Uniti, Unione europea, Russia, Nazioni unite) chiedono ad Hamas, partito che governa nella Striscia di Gaza, di rinunciare alla violenza e di riconoscere Israele. L'unica cosa che il Quartetto ha bisogno di sapere, ha detto Shaath, è che Hamas "si astenga da ogni violenza … e si interessi al processo di pace". L'accordo tra il governo che comanda in Cisgiodania, Fatah, e il gruppo che controlla la Striscia arriva quattro anni dopo la battaglia per il potere a Gaza. Hamas aveva vinto le elezioni nel 2006, ma dopo l'annuncio la comunità internazionale, che considera Hamas un'organizzazione terroristica, tagliò gli aiuti alla popolazione palestinese nel tentativo di avvantaggiare Abbas. Il conflitto tra le due parti si risolse nel giungo 2007 e Hamas prese il controllo nella Striscia.

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