Papa contro divorziati e conviventi: “Rovinano la vita dei bambini”

«Le famiglie sono sotto assedio» per colpa delle convivenze e i divorzi.  Benedetto XVI, parlando ad un gruppo di vescovi brasiliani in visita in Vaticano  lancia l’ennesimo anatema contro la società contemporanea.

Questa volta, oggetto delle attenzioni papali sono i bambini che vivono nelle famiglie allargate, descritti dal papa come «privati dell’appoggio dei genitori, vittime del malessere e dell’abbandono». Bambini che, per Ratzinger, «si sentono orfani non perché figli senza genitori, ma perché figli che ne hanno troppi».

Meglio, evidentemente, per il pontefice, vivere in una famiglia “ufficiale”, anche logorata da continue liti, piuttosto che affrontare la separazione. Perché il male primigenio, per Ratzinger, rimane sempre e comunque il divorzio che, come la convivenza, «rovina la vita di molti bambini».

L’unica forma di  famiglia corretta ed ammissibile  – il papa non si è lasciato scappare  l’occasione di ribadirlo nuovamente – è quella «basata sul matrimonio tra uomo e donna».

La «profonda incertezza» tipica del «mondo secolarizzato» per Benedetto XVI, è un fenomeno in costante aumento «specialmente da quando le società occidentali hanno legalizzato il divorzio».

Forse per il pontefice è giunto il momento di recuperare i bei tempi antichi dove termini come figliastro o sorellastra erano di uso quotidiano. Che dire poi della facilità con cui si stigmatizzano centinaia di migliaia di famiglie? Per il papa certi bambini sono segnati una volta per tutte. Auguri a loro.

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