Parabiago (Milano), madre strangola il figlioletto di quattro anni. La donna soffriva di depressione

Una donna di 36 anni ha strangolato il figlio di 4 anni a Parabiago, in provincia di Milano.

Secondo le prime informazioni il piccolo sarebbe stato assassinato con un cavo elettrico del caricabatterie del cellulare. La donna l’avrebbe stretto intorno al collo del piccolo, poi è uscita di casa, lasciandolo in fin di vita. Inutile l’intervento del 118. L’allarme è stato dato dalla sorella della trentaseienne che non riuscendo a parlarle è andata sul posto e ha trovato il nipote ormai morente.

La donna che soffriva di depressione (lo hanno raccontato ai carabinieri il padre e altri parenti sentiti dal pm Carla Vulpio) si trova adesso piantonata nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Legnano. Il piccolo ucciso era figlio unico.

Secondo le prime informazioni fornite dai carabinieri, la donna aveva una famiglia normale. «Era una famiglia normalissima – ha spiegato il tenente Michela Pagliara, ancora sul posto per una serie di rilievi -, lei ha un lavoro gratificante e non c’era nessun problema con il marito».

La tragedia si è consumata intorno alle 11 alla periferia della cittadina nell’hinterland a nord ovest di Milano. La casa
dove è avvenuto l’omicidio fa parte di un piccolo complesso di villette all’interno di un condominio dove abitano una ventina di famiglie.

La donna e il marito, Matteo Ravelli, sono entrambi originari della zona e, secondo un vicino «erano una bella coppia, una bella famiglia, non li ho mai sentiti litigare. Anzi li ho visti anche ieri che giocavano insieme con il bambino davanti a casa».

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