Paradisi fiscali: il Principato di Monaco tolto dall’Ocse da “lista grigia”

money-launderingL’organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse) ha eliminato il principato di Monaco dalla lista “grigia” dei paradisi fiscali non cooperativi (ossia i paesi che non hanno applicato pienamente le regole internazionali in materia fiscale) e lo ha inserito nella lista “bianca”: quella dei paesi che mantengono una politica fiscale conforme ai criteri dell’organizzazione.

La decisione dell’Ocse arriva pochi giorni dopo l’annuncio, da parte del governo monegasco, di avere concluso accordi di trasparenza fiscale con 12  Stati, soglia minima richiesta dall’organizzazione per accedere alla lista “bianca”. Il consigliere del governo per le relazioni estere e gli affari economici e finanziari, Franck Biancheri, ha fatto sapere che “nei prossimi giorni” sara’ firmato un accordo anche con la Germania, e che il principato è  in trattative con l’Australia e i Paesi Bassi.

I dodici stati con cui Monaco ha già stipulato le intese fiscali sono: Andorra, Austria, Bahamas, Belgio, Stati Uniti, Francia, Liechtenstein, Lussemburgo, Qatar, Samoa, San Marino e St. Kitts. Inoltre gli accordi sono stati finalizzati, ma non ancora firmati, con altri quattro stati: Groenlandia, Isole Faer Oer, Islanda e Norvegia.

Gestione cookie