Passione, complicità e dialogo, i segreti di una buona vita sessuale. Lo svela una ricerca

Passione, amore, complicità e disponibilità al dialogo: ecco il collante che tiene unita la coppia anche di fronte ai problemi “di letto”. È la ricetta degli abitanti del Lazio e dell’Italia centro-meridionale, coinvolti in una ricerca sui disturbi sessuali maschili, realizzata su un campione rappresentativo di uomini e donne nella fascia d’età tra i 30 e i 60, residenti nell’area geografica che comprende Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna.

La ricerca «Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile» è stata condotta da AstraRicerche con il supporto di Lilly. Alla domanda “Quali condizioni rendono i rapporti sessuali più validi e soddisfacenti?” il 77% ha riportato “se i partner si amano”, il 71% “se i partner rispettano le esigenze e i desideri dell’altro” e il 69% “se i partner fanno l’amore con passione”.

Uomini e donne hanno le idee ben chiare anche nel caso in cui si dovesse presentare un disturbo serio per lui, come la disfunzione erettile. Secondo la metà degli intervistati, inoltre, le cure specifiche sono più valide se permettono di fare l’amore spontaneamente, quando sorge il desiderio. «L’amore e la passione che entrambi i partner dichiarano di provare sono emozioni troppo forti e insostituibili per pensare di farne a meno a causa della disfunzione erettile», dichiara Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo della Clinica Ars Medica di Roma.

Da Viterbo a Frosinone, passando per Rieti, Roma e Latina, la ricerca presenta l’immagine di una coppia pronta ad affrontare unita i problemi che possono insorgere nella vita sessuale. Alla richiesta di indicare “quali situazioni rendono la coppia più felice”, il 52% degli abitanti dell’Italiacentro-meridionale ha riportato che “ciascun partner conosce bene gli eventuali problemi e difficoltà dell’altro”. Il 59%, invece, ha risposto “i partner discutono serenamente degli eventuali problemi e difficoltà dell’altro”.

Il presidente di AstraRicerche Enrico Finzi commenta così questi risultati: “Se lui ha dei problemi, lei se ne interessa. Il problema, cioè, diventa della coppia. Si tratta di un importante passo avanti perché la donna rappresenta un elemento cardine nella gestione della disfunzione erettile. La patologia, infatti, non riguarda solo l’uomo bensì entrambi e mina il rapporto di coppia, che necessita di complicità e naturalezza”.

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