A Vigevano, in provincia di Pavia, il sacrestano cinquantunenne Angelo Idi, ha accolto i propri fedeli con una svastica sul braccio, facendo così scoppiare un vero e proprio putiferio: «È una cosa vergognosa» hanno detto in coro tutti i parrocchiani.
Il fatto è accaduto lo scorso martedi, proprio il giorno in cui venivano commemorate le vittime della Shoah, ma il sacrestano non è per nulla turbato dalla situazione: «È stata una mia libera espressione, siamo ancora in un Paese libero, o no? Sono di estrema destra e sono fiero di esserlo. Mi sento il portavoce delle Brigate Nere, dei giovani combattenti della Repubblica di Salò che non hanno svenduto il loro onore e la patria, come invece hanno fatto coloro che, definendosi combattenti, hanno fomentato una guerra fratricida».
Intanto nel mondo cattolico e politico scoppiano le polemiche per l’accaduto, e mentre il Vescovo Baggini fa sapere di non aver nulla da dire in merito alla vicenda, Roberto Guarchi, capogruppo di Rifondazione comunista, commenta così: «È un fatto inammissibile e va rimosso dall’incarico». Il sacrestano rischia una denuncia per apoligia al fascismo.