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Pd, acque sempre più agitate, Elly Schlein divide il partito vendicandosi di Cuperlo, Bonaccini la “avverte”

Pd, acque sempre più agitate: il siluro a Gianni Cuperlo non è stato “gradito” dai più.

La  due giorni di Bonaccini Cesena è di fatto un pungolo, quasi una esortazione insistita ai confini di una risentita durezza, nei confronti della leader. Vediamo.

CASO CUPERLO, NUOVA SPACCATURA NEL PD

Con un atto di imperio, di sommo potere, Elly Schlein ha rimosso Gianni Cuperlo dai vertici della Fondazione del Pd e ha consegnato le chiavi a Nicola Zingaretti. Una scelta che ha il sapore della vendetta. 

Cuperlo fatto di fuori dalla Presidenza paga il fuoco amico usato nel corso delle Primarie. Gianni, l’intellettuale senza tempo del Nazareno, aveva osato contrapporsi alla candidatura del “nuovo che avanza “ – cioè Elly – e la nuova segretaria  ha innescato la ritorsione.

Gianni, vai   a casa. Sono stufa della tua puzza sotto il naso, della tua erre moscia, della tua ostentata cultura, del tuo ironico savoir-faire. Scrive in un tweet Mario Lavia: ”Un nuovo record del Pd: la Fondazione guidata dal più colto di tutti, @giannicuperlo, è passata al meno colto di tutti @nzingaretti”.

Trattamento analogo è stato riservato anche all’altra candidata alle Primarie, l’ex ministra Paola De Micheli, esclusa da tutti gli incarichi di vertice. Occhio: Dio perdona, Elly no. Sembra un film di Sergio Leone.

LA DUE GIORNI DI BONACCINI

A Cesena il governatore Bonaccini ha chiamato a raccolta dirigenti e militanti che lo hanno sostenuto nella sfida per la segreteria; sfida persa con Elly Schlein, la sua assessora. Per l’occasione ha varato ufficialmente “Energia popolare”.

Per carità non è una corrente anche se gli assomiglia molto. Ma cos’è allora? Spiega Bonaccini: ”Energia popolare è un’area politico- culturale che intende portare delle proposte al confronto della dialettica interna”.

Smentito ogni intento di voler logorare da subito Elly Schlein in quanto, a detta del governatore dell’Emilia Romagna, “se indebolissimo la segretaria taglieremmo il ramo su cui siamo seduti”.

La stessa segretaria ha partecipato alla Kermesse che richiama un po’ (in piccolo) la Leopolda di renziana memoria. La presenza della leader, all’insegna della unità del partito, è stata una delle condizioni poste da Romano Prodi invitato a svolgere la propria lezione prima delle conclusioni del governatore.

Bonaccini ha un obiettivo, cioè considerare “finita l’epoca delle risse interne. D’altro canto però se stiamo uniti e non uniamo gli elettori conta poco. Quello che dobbiamo fare è convincere gli elettori perché finché siamo uniti e perdiamo le elezioni, serve a poco. Di qui l’impegno a “convincere elettori che votano purtroppo in maggioranza a destra”.

Poi l’unghiata del Governatore alla Schlein: ”Certo, è sacrosanta la battaglia sui diritti civili, però dobbiamo stare attenti che per difendere le minoranze non perdiamo di vista la maggioranza del Paese. Schlein avvisata…..

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