Pedofilia, allarme Candygirl: bimbe si vendono in foto e dvd

ROMA – Nel giorno in cui si celebra la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, arriva un nuovo allarme a rendere ancor meno tranquilli i sonni dei genitori: quello sulle "candy girl", piccole imprenditrici di loro stesse che barattano qualche foto e video per soldi e ricariche telefoniche. A parlare di questo nuovo fenomeno che si affaccia nello scenario della pedopornografia online e' Ecpat, un'organizzazione che fa parte di una rete internazionale che combatte il mercato del sesso con bambini dal 1990. E che ora mette in guardia: se prima era l'adulto pedofilo ad attirare il minore nella rete (fenomeno del "grooming", adescamento), ora sono gli stessi ragazzini (talvolta bambini) a immettersi nella rete, con un atteggiamento spregiudicato, diventando facili prede dell'"orco cattivo". Ma la Giornata nazionale, fortemente voluta dal parlamentare Luca Barbareschi e istituita due anni fa, non porta solo cattive notizie: oggi si e' insediato, presso il Ministero per le pari opportunita', l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile. Tra i suoi compiti, proprio quello di monitorare i fenomeni della pornografia minorile e delle altre forme emergenti di crimini in rete. Insieme al controllo pero' e' fondamentale, come ha sottolineato oggi in un messaggio il presidente del Senato Renato Schifani, "sconfiggere il silenzio che troppo permette a questa odiosa violenza di colpire chi non e' in grado di difendersi". La celebrazione della Giornata e' l'occasione anche per fare il punto su cosa si puo' ancora fare per combattere questa pratica odiosa. L'associazione Prometeo onlus – che da due anni ha creato un coordinamento nazionale di vittime della pedofilia, che riunisce più di 1.500 casi in tutta Italia – lancia la "Carta dei diritti dei bambini abusati": dieci regole, dettate direttamente dalle vittime e pubblicate sul blog dell'associazione. Tra le varie voci, "Ho il diritto di essere creduto" e "Ho il diritto di ricevere assistenza medica, sociale, legale, da parte di professionisti preparati". Il parlamentare Alessandro Pagano, capogruppo Pdl in Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, propone di istituire il reato di "pedofilia culturale": reclusione da tre a cinque anni e pena pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, o con qualsiasi altra forma di espressione, istighi a commettere reati di pedofilia o ne faccia l'apologia. La Destra-Alleanza siciliana propone invece di istituire un pubblico registro dei condannati per pedofilia. Ancora l'Ecpat, rilancia l'impegno dell'Italia verso nuovi obiettivi: la ratifica della Convezione di Lanzarote, che prevede tra l'altro il raddoppio dei termini di prescrizione entro cui è possibile denunciare l'abuso e l'inasprimento delle pene, e che è ancora ferma alla Camera; e la realizzazione di un Piano d'azione contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Infine, dalle associazioni musulmane in Italia giunge l'invito a far si' che questa giornata "non sia l'unica dell'anno durante la quale ci si ricorda di questa piaga". "Non rimaniamo indifferenti, non giriamoci dall'altra parte: aiutiamo i nostri piccoli cittadini del mondo futuro. Sottraiamoli, con la nostra vigilanza e amorevole cura, dagli artigli della bestia della pedofilia" chiedono Ucoii, Associazione donne e mamme musulmane e Comunita' islamica delle Marche.

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