Piani casa per tutti: il governo ha pensato a villette, edilizia sociale e new town

Pubblicato il 7 Settembre 2009 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA

casaQuanti piani casa ha varato il governo? Un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore ne conta tre: uno destinato ai proprietari di villette e palazzine, uno strizza l’occhio all’edilizia sociale, ed infine il terzo, che prevede l’edificazione delle cosiddette “new town” e mutui agevolati per le coppie giovani.

Dei tre piani, quello nello stato più avanzato è il primo, che sarà attuato su edifici già esistenti, ed è pertanto considerabile un piano per il rilancio dell’edilizia. La definizione dei dettagli è demandata alle normative locali e in 12 regioni presto si potrà dare il via ai lavori; nelle altre, invece, bisognerà attendere il varo delle leggi.

Il nodo principale della manovra riguarda la possibilità di costruire grazie a deroghe sui piani regolatori locali. L’approvazione del documento è caldeggiata dall’Ance e dalle associazioni locali dei costruttori, mentre ha scatenato le critiche da parte di Legambiente e Wwf.

Il secondo piano casa è stato avviato a luglio con lo stanziamento di 350 milioni di euro per l’edilizia sociale. Questi soldi saranno destinati a chi non riesce a sostenere la rata del mutuo o il canone d’affitto: i destinatari sono dunque giovani, anziani, famiglie sotto sfratto, immigrati. L’obiettivo finale è quello di realizzare 100.000 alloggi in cinque anni.

Questo secondo piano servirà ad attenuare la differenza nel “social housing” tra l’Italia e gli altri Paesi europei: da noi il 4% delle case è in affitto sociale, mentre la media europea è del 16%, con punte del 35% in Olanda e del 30% in Germania.

Infine, il terzo piano punta alla realizzazione delle “new town” ed è destinato essenzialmente a giovani coppie. Il progetto prevede l’utilizzo di aree demaniali e di edifici ex Iacp, che potrebbero essere venduti ai giovani o sostituiti da nuove costruzioni. Anche gli interventi di questo piano dovranno essere concordati con gli enti locali.