Piccole scintille crescono anche nel Centrodestra. Agosto politico surriscaldato. Si infiamma. Con questi chiari di luna facile prevedere un settembre più caldo del solito.
Piccole scintille crescono. Un po’ ovunque. I sindaci leghisti dicono stop al Viminale sui migranti; alza la voce il primo cittadino di Bologna (“Basta, non c’è più posto”). Il lamento è bipartisan. I sindaci del Pd sono sull’ orlo di una crisi di nervi.
Ma è tutta la Politica che è entrata in fibrillazione. È tutto uno scambio di accuse e veleni. Non un progetto a terra, non una idea nuova ma vecchi slogan, tanta stucchevole ideologia. E ritardi su tutto: sanità, giustizia, istruzione, infrastrutture, transizione ecologica, energetica, demografica.
Tra problemi più. complessi e urgenti, a mio avviso, c’è la denatalità per le sue implicazioni economiche, sociali, organizzative (vedi la carenza di servizi alle famiglie). E invece il governo si agita (e si divide) e perde tempo sul caso Vannacci, sui pasdaran dell’accoglienza ,financo sulle vacanze delle premier.
GLI STRAPPI NEL CENTRODESTRA
Ogni coalizione ha i suoi distinguo, tanto più che si va verso le Europee 2024. Dunque c’è da aspettarsi di tutto. Il Centrodestra si è già fatto sentire su quattro temi.
1) BANCHE – Pomo della discordia la tassa sugli extraprofitti. La protesta di Tajani con la Meloni è stata ricucita,ma l’ha scucita immediatamente Maurizio Gasparri, “più abituato a usare il filo delle forbici” (copyright G.Cane’). Ha spiegato in una intervista al Carlino di Bologna che la premier potrà fare ciò che vuole quando avrà il il 52%. Non ora.
2) EUROPEE 2024 – I due vice premier sono divisi sulle alleanze. Salvini: popolari e conservatori assieme con la destra lepenista e la tedesca Afd. Tajani tranciante: “ Provo schifo per questa unione”.
3) PALE EOLICHE – La sottosegretaria leghista all’ambiente vuole il Parco eolico in Maremma. Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi non le vuole e dice :” Deturpare quel paradiso è criminale”.
4) IL GENERALE OMOFOBO – Caso Vannacci: il ministro della difesa Crosetto ha sollevato dall’incarico il generale Vannacci dopo gli scritti omofobi, sessisti, e razzisti.
Ma il capo organizzazione Fdl Giovanni Donzelli sostiene che c’è la libertà di espressione e parla di censura:” Non è compito della politica vagliare la correttezza morale dei contenuti degli scritti. Ne’ del governo, ne’ di un partito di minoranza”.
Poi assolve Crosetto cofondatore di Fdl e ministro della Difesa per aver avviato l’azione disciplinare, meccanismo previsto dalle procedure dell’esercito. Di questo passo ne vedremo delle belle.