Pirateria: 1.500 pirati somali, 600 marittimi in ostaggio

NAPOLI – Dalla Somalia provengono 1.500 pirati che solo nel 2010 hanno catturato 1.200 marinai, 53 imbarcazioni e, al momento, tengono prigionieri almeno 600 ostaggi. I dati sono emersi nel corso della della conferenza internazionale per la lotta alla pirateria marittima, svolta recentemente a Dubai, alla quale hanno preso parte circa 50 tra ministri degli affari esteri ed esponenti di spicco di governi mondiali, tra i quali il sottosegretario Stefania Craxi. Il fenomeno, e' stato detto nel corso dell'incontro, affonda le sue radici nell'instabilita' del paese africano e, da piu' parti, e' stato lanciato un appello affinche' la comunita' internazionale intervenga per sconfiggere la pirateria che infesta i mari al largo del Corno d'Africa. Una pirateria sempre piu' globale e sofisticata: le capacita' dei pirati, infatti, continuano a crescere cosi' come il loro raggio di azione che arriva a superare le 200 miglia dalla costa, rendendo necessario scortare le navi, e aumentando il costo della merce che entra il Somalia, Paese gia' economicamente vulnerabile. Nel corso della conferenza, gli Emirati Arabi Uniti (Eau) hanno annunciato che doneranno 1,4 milioni di dollari al fondo internazionale per la lotta alla pirateria marittima. ''Nonostante gli sforzi internazionali – dicono dall'ufficio studi dell'Informatore Navale di Napoli – gli attacchi dei pirati somali oltre il Golfo di Aden non sembrano tuttavia diminuire. Tra il 2009 ad oggi sono state almeno otto le navi italiane attaccate o sequestrate dai pirati''.

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