Pirati/ Blitz yemenita libera petroliera. Tajani: “Risolvere problema politico in Somalia”

Ennesima giornata calda sul fronte pirateria. Oggi si registrano, però, dati confortanti. Dopo che ieri una nave da crociera italiana, la Melody Msc, ha sventato l’attacco di una ciurma di pirati somali, all’alba di oggi un blitz di forze speciali yemenite ha liberato la petroliera Qana, sequestrata ieri a una decina di miglia dal porto di Balhaf. A bordo c’erano 23 uomini d’equipaggio di cui 3 indiani. Nell’attacco sono stati uccisi tre pirati e altri nove sono stati arrestati. La Qana ha subito fatto rotta verso il porto di Aden.

Arrivano intanto le dichiarazioni del capo del gruppo di pirati somali che sono stati respinti ieri dai marinai della nave da crociera Melody Msc. È stato – ha commentato il leader Mohammed Muse in una breve intervista telefonica con la France Presse – uno «sfortunato tentativo», un’occasione persa per un salto di qualità negli arrembaggi. «Purtroppo – ha spiegato -per ragioni tecniche non siamo riusciti a prendere la nave. Sapevamo bene che la cattura di un’imbarcazione così grande avrebbe rappresentato una nuova tappa per la pirateria al largo delle coste somale. Ma sfortunatamente loro hanno utilizzato delle buone tecniche e non siamo potuti montare a bordo».

Per quanto riguarda l’Italia, il Commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, intervenendo a Panorama del Giorno su Canale 5 ha sottolineato la necessità di risolvere prima di tutto il problema politico somalo, per poi agire su quello della pirateria. «Il problema della pirateria – ha affermato – è destinato a diventare endemico se non siamo capaci, con i Somali, di risolvere il problema della stabilità di quel Paese».

Viola Contursi
(Scuola superiore di Giornalismo Luiss)

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