Le navi italiane sono sotto l’attacco dei pirati somali. Ora tocca alla Jolly Smeraldo, alcuni giorni or sono i pirati avevano aggredito la nave da crociera Melody, mentre dieci marinai italiani ( con l’aggiunta di quattro romeni ed un albanese) del rimorchiatore Buccaneer sono ancora prigionieri dei pirati.
E il governo italiano in tutto questo cosa fa? Tace. Manda una signora senza molti poteri, Margherita Bonicer, ex sottosegretario agli esteri, in una missione non meglio definita. Ha evitato di bloccare il Buccaneer quando ancora era in mare aperto, con motivazioni pretestuose, al contrario di quanto hanno fatto francesi ed americani. Ed ora la bandiera italiana è un segnale per i pirati: venite a prenderci. Meno male che i comandanti italiani hanno imparato la lezione, sanno che devono cavafsela da soli e lo fanno egregiamente.
Il nuovo attacco alla portacontainer Jolly Smeraldo della flotta genovese Messina è avvenuto la mattina di giovedi 30. La nave è stata aggredita con mezzi ancora più pesanti da un’imbarcazione veloce di sette metri, armata di bazooka. Nessun ferito a bordo e pochi danni _ come ha confermato Ignazio Messina, l’armatore da Genova. La Jolly era già stata attaccata nella serata di mercoledì, sfuggendo alla trappola, con manovre diversive e con lanci di idrante. Ma la caccia è continuata tutta la notte.
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