Porto sul tetto d' Europa: Falcao decide il match

ROMA – Pronostico rispettato, va al Porto l'edizione numero due dell'Europa League, che consacra anche a livello continentale la squadra di Andre' Villas Boas, il tecnico piu' desiderato d'Europa. All'ex assistente di Mourinho riesce la doppietta che il suo 'maestro' ottenne nel 2003, quando' conquisto' il titolo nazionale e l'allora coppa Uefa. Poi rimase ad Oporto e l'anno seguente centro' il colpo grosso, ovvero la Champions League. E' questa la strada che il 'discepolo' potrebbe voler ripercorrere, ma in attesa che Villas Boas decida sul proprio futuro bisogna registrare il successo di questa squadra travolgente, ben 130 gol in 52 partite giocare prima di stasera. Ma quello di stasera non e' stato un Porto brillante, piu' per causa del Braga che per colpe proprie. La formazione biancorossa allenata da quel Domingos che da calciatore fu una 'stella', ironia della sorte, proprio del Porto, ha pensato soprattutto a non far giocare gli avversari, tentando di ripetere quanto le era gia' riuscito nelle semifinali contro il Benfica. Cosi' i Dragoni sono rimasti invischiati in questa sorta di ragnatela, con il Braga impegnato soprattutto a contenere ed a chiudere tutti gli spazi, operando continui raddoppi di mercatura per bloccare i rifornimenti ai temuti Falcao ed Hulk, micidiale coppia d'attacco del Porto. La squadra di Villas Boas non e' stata quindi lucida come sempre, perche' gli avversari le hanno impedito di giocare e quello dell'Aviva Stadium di Dublino non e' stato certo calcio spettacolo. Nei prini 45' il Porto, con la difesa molto alta come sempre, e' spesso andato a sbattere contro un muro e solo nel finale, al 44', e' riuscito a passare contro la squadra la cui porta era difesa dall'ex romanista Artur, ed alla quale nella classifica del campionato portoghese ha inflitto ben 38 punti di distacco. La rete che ha deciso il match e' arrivata grazie ad un errore di Rodriguez che ha permesso a Guarin di andarsene in ripartenza e di pennellare un bel cross dalla destra sul quale, scattando sul filo del fuorigioco, Falcao ha colpito di testa segnando il suo 17/mo gol in Europa per regalare un altro trofeo ai Dragoni, che domenica avranno la possibilita' di conquistare anche la Coppa nazionale. E' stato quindi, ancora una volta, l'attaccante colombiano che ricorda Pippo Inzaghi e porta il nome dell'ex 'Divino' della Roma ad essere il mattatore di questa Europa League che il Porto ha vinto meritatamente. Nella ripresa il Braga ha inserito forze fresche, con Kaka', Mossoro' (che ha subito sprecato l'unica palla gol degli uomini di Domingos) e poi anche l'ex ravennate Meyong, attaccante del Camerun finito spesso in fuorigioco, ma la situazione non e' cambiata anche perche' lo stesso Braga ha continuato quasi solo a contenere, ed a fare collezione di cartellini gialli. Per il Porto c'e' stata un'unica palla gol, con un colpo di testa da posizione favorevole di Alvaro Pereira, poi la formazione di Villas Boas ha cercato soprattutto il possesso palla fino al 90'. Alla fine si e' goduta il momento del trionfo, con la Coppa consegnata da Michel Platini al portiere brasiliano e capitano Helton.

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