Prete pedofilo nella sex offenders di Sanremo

GENOVA – Un carcere nuovo, l'ultimo carcere italiano prima della frontiera con la Francia: e' la casa circondariale di Sanremo dove questa sera arrivera' don Riccardo Seppia, l'ex parroco di Sestri Ponente arrestato alcuni giorni fa per abusi su minore e cessione di stupefacente. Don Seppia sara' ospitato in una cella della sezione 'sex offenders' che si trova nella cosiddetta 'Penisola', un'ala del penitenziario dove si trovano due sezioni: una per i 'predatori sessuali' e l'altra per i collaboratori di giustizia non ancora ammessi alla protezione. Secondo quanto si legge in un dossier dell'Associazione Antigone, i 'sex offenders' hanno diritto a un solo colloquio settimanale. La struttura carceraria ha un ambulatorio Sert che segue un centinaio di detenuti tossicodipendenti, 10 dei quali trattati con metadone. I sieropositivi sono 20, la meta' dei quali trattati con antiretrovirali. Non sono stati registrati 'eventi critici': violenza e autolesionismo sono diminuiti da quando il direttore del carcere, che ha maturato vasta esperienza in penitenziari quali San Vittore e i carceri di massima sicurezza quale Pianosa, ha proibito la consumazione di vino.

Gestione cookie