ROMA – Avvenire prende posizione contro Repubblica per un articolo di ieri su don Riccardo Seppia, parroco genovese arrestato per una vicenda di sesso e droga. In un editoriale firmato da Davide Rondoni e intitolato ''Quelle spirali cieche e velenose'', si afferma che l'articolo di Repubblica e' una ''malignita', ma soprattutto una corbelleria'', per il suo tentativo di ''imputare la tremenda e spavalda doppia personalita' di don Seppia alla sua educazione cattolica''. Rondoni critica il fatto che l'articolo disegnasse una Genova di ''omertosi'' e tentasse di ''tirare in ballo'' il cardinale Bagnasco, ''capovolgendo ignominosamente il suo ruolo di padre e di maestro'' in ''quello di istruttore alla dissimulazione e all'ombra complice e omertosa''. ''L'importante – commenta Avvenire – era accendere la macchina del fango. A chi giova? E' davvero povera una battaglia culturale, magari legittima, che ricorre a questi mezzi, a questo disprezzo dei fatti e delle persone coinvolte, per spostare l'attenzione sull'obiettivo che si e' in animo – sempre e comunque – di colpire. Ma non potra' certo lamentarsi – conclude il quotidiano dei vescovi – chi si comporta cosi' se poi – naturalmente per colpa di altri, dira', dissimulando, – il livello del dibattito nel Paese si imbarbarisce e si attorciglia. In spirali cieche e velenose''.
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