Prima doppietta in Serie A per Alessio Cerci

CAGLIARI – Poche ambizioni, niente preoccupazioni: Cagliari e Fiorentina dovevano solo pensare a divertirsi. Ma chi ha goduto piu' di tutti e' stato Cerci: un sabato da protagonista con una doppietta che vale il sorpasso in classifica dei viola sui rossoblu'. Una giornata di gloria per l'ex tornante della Roma e un'altra mezza delusione per la squadra di Donadoni, che ha subito la settima sconfitta casalinga della stagione. Per Conti e soci soprattutto un dispiacere: quello di non essere riusciti a restituire il sorriso, magari con una vittoria, ai tifosi del Sant'Elia dopo lo 0-4 di un mese fa con l'Udinese. Cagliari in campo con la formazione tipo delle ultime settimane, con i due trequartisti Cossu e Lazzari alle spalle di Acquafresca. Mihajlovic risponde con le tre punte Cerci-Gilardino-Mutu. Due squadre che, senza niente da perdere o da conquistare se non i tre punti in palio, provano ad attaccare. Partita combattuta e piacevole, nonostante il tempo da lupi (i riflettori accesi alle 15 al Sant'Elia in primavera forse non si sono mai visti), ma senza conclusioni o grandi emozioni. Si scalda un po' Gilardino per un presunto contatto con Astori nelle battute iniziali, ma la gara scivola via all'insegna dell'equilibrio con belle giocate che pero' non diventano mai, a volte davvero per poco, qualcosa di concreto. Le cose cambiano allo scadere del primo tempo: l'unico vero tiro, al 46', nello specchio della porta e' gol. Azione manovrata della Fiorentina sulla tre quarti: Mutu serve Cerci, l'esterno destro protegge bene la palla e da fuori area infila Agazzi con un sinistro rasoterra all'angolino. La risposta arriva 20 secondi dopo l'intervallo: Cossu tira una bomba di sinistro e la palla finisce all'angolino. Ma dopo tre muniti la Fiorentina torna in vantaggio. Palla messa in mezzo rasoterra da Pasqual, Behrami costringe Agazzi al miracolo. Ma sul successivo tiro di Cerci, ancora lui, c'e' davvero poco da fare. Poi il Cagliari ci prova, ma non e' proprio l'assalto all'arma bianca che ci aspetta. Cossu, Missiroli e Acquafresca sembrano i piu' convinti, ma Kroldrup e Gamberini in mezzo non lasciano passare quasi nulla. Occasione finale per Acquafresca, ma l'attento Boruc in qualche modo si salva.

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