ROMA – Il 3 giugno come riaprirà l’Italia?
Riaprirà a pezzi (qualche regione sì, qualche regione no) o riaprirà tutta insieme?
Non si sa.
Il 3 giugno, questo è noto, per gli italiani sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente tra una regione e l’altra.
O almeno così sembra.
Negli ultimi giorni, infatti, è montata la polemica tra le varie Regioni. Tra le Regioni con più casi e contagi e quelle con meno casi e contagi.
Molti governatori, infatti, hanno paura di importare il virus in casa.
Solo ieri lo scontro , a suon di improbabili patenti di immunità, tra il sindaco di Milano Beppe Sala (“Mi ricorderò delle Regioni che chiedono patente immunità per le vacanze”) e il governatore della Sardegna Solinas (“Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività”).
Quindi come sarà questa riapertura?
Una cosa è certa: non si sa. Non si sa come ripartirà l’Italia.
“Dobbiamo avere massima cautela – dice il reggente dei cinquestelle Vito Crimi – considerando che in Lombardia ancora si muore, credo che un piccolo sacrificio serva, magari autorizzando spostamenti tra aree limitrofe”.
Fonti di governo ribadiscono che almeno fino a domenica non verrà presa alcuna decisione.
Scrive l’Ansa:
venerdì 29 saranno disponibili i dati del monitoraggio relativo alle aperture del 18 e gli esperti hanno chiesto ulteriori 24-36 ore per poter valutare anche i numeri relativi al weekend scorso, quello delle immagini della movida.
Tra domenica e lunedì si deciderà, con la possibilità concreta che – nel caso in cui venissero individuati nuovi focolai – possano scattare delle zone rosse ad hoc per evitare la diffusione del virus.
Ipotesi quarantena.
Un’altra ipotesi su cui si sta ragionando è quella di lasciar cadere i divieti disponendo però la quarantena obbligatoria per chi si sposta da una regione all’altra.
Una opzione davvero improbabile.
Perché?
Perché dal 3 giugno sarà possibile venire in Italia, senza quarantena, per tutti coloro che risiedono nell’area Schengen e in Gran Bretagna.
Sarebbe quindi senza senso vietare lo spostamento per gli italiani e invece consentire l’arrivo dei cittadini europei e britannici.
Ma si sa: in Italia tutto è possibile. (Fonte: Ansa).