Rabbia al Giro per i sospetti sul doping

MONTEVERGINE (AVELLINO) – Sorpresa e tanta rabbia. Sono i sentimenti con cui e' stata accolta al Giro d'Italia la pubblicazione da parte dell'Equipe della lista del cosiddetto ''indice di sospetto di doping'' dei corridori dell'ultimo Tour de France. La rabbia dei corridori, che se la prendono anche contro la federazione internazionale (Uci) per aver fatto colpevolmente circolare la lista, e' stata espressa dall'Associazione italiana dei ciclisti professionisti (Accpi), che ha deciso di presentare una denuncia al Garante per la Privacy. Ma sta valutando anche l'ipotesi di una denuncia penale contro l'Equipe. ''Siamo arrabbiati – ha detto il legale dell'associazione, Federico Scaglia – non tanto per la pubblicazione dei dati, quanto per la pubblicazione dei nominativi. Questa e' una cosa indegna e inaccettabile. Abbiamo gia' provveduto a fare una segnalazione al Garante, ma stiamo valutando anche l'ipotesi di una denuncia penale. Abbiamo sollecitato la Cpa (l'Assocorridori internazionale di cui e' presidente Gianni Bugno, ndr) di chiedere spiegazioni all'Uci su come l'Equipe si e' procurato il documento. Abbiamo chiesto anche all'Assocorridori francese di intraprendere un'azione comune contro il giornale''. L'Accpi ha diffidato anche altri giornali a pubblicare la lista. Questa mattina alla partenza da Maddaloni tutti sono caduti dalle nuvole. Nessuno o quasi sapeva della lista. ''State lontano, sono pericoloso..'' ha scherzato l'ucraino Popovych, il maggiore 'indiziato' di doping avendo il massimo dei voti nella classifica dell'Uci. L'ha presa con ironia anche Alessandro Petacchi, che ha 'meritato' soltanto la sufficienza. ''Hanno fatto bene a pubblicarla – ha detto – non vedo qual e' il problema. Comunque io sono sereno''. All'interno dei team poca la voglia di parlare. Il concetto che ripetono e' uno soltanto: o sei corretto o sei scorretto, non esiste il sospetto. ''Ora siamo tutti sospettati, ma di che non si capisce'' ha scritto Mark Cavendish su Twitter. Il velocista britannico e' molto arrabbiato: ''Adesso tutti siamo sospettati''. ''E' shoccante – ha detto David Millar – Capisco che la lista dovrebbe esistere, ma non avrebbe dovuto mai essere diffusa. Qualcuno dell'Uci dovrebbe essere punito per questo. Ci dovrebbe essere un'inchiesta per chiarire come questo possa essere accaduto''. Il britannico, sospeso due anni nel 2004, e' tra quelli meno 'sospettati' avendo quattro come voto. ''E' per quello che e' accaduto anni fa – ha chiarito – Ma questa lista non aggiunge nulla''.

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