Real-Barcellona si infiamma: lite Mourinho-Guardiola

MADRID 26 APR Si alza il sip – MADRID, 26 APR – Si alza il sipario sullo scontro piu' atteso della stagione in Spagna, il superclasico di Champions fra Real Madrid e Barcellona, in un clima incandescente per lo scontro diretto oggi fra Jose' Mourinho e Pep Guardiola. L'allenatore 'gentleman' catalano questa sera ha perso la calma, replicando a parole pesanti all'attacco venuto poche ore prima dal portoghese. ''Tu qui sei il fottuto capo, il fottuto padrone (il ''puto jefe, el puto amo'', in spagnolo): ti regalo la Champions speciale del fuori campo'', e' sbottato Pep, rivolgendosi direttamente al ''Signor Mourinho''. ''L'altra ce la giochiamo domani''. E' la prima volta che il confronto fra i due tecnici forse piu' mediatici del mondo diventa scontro personale. Finora Guardiola aveva accuratamente evitato di rispondere a graffi e provocazioni del portoghese. Domenica gia' Pep aveva cambiato tono, sollevando con ironia perplessita' sulla possibile designazione di un arbitro portoghese per la sfida di domani – ma poi e' stato scelto il tedesco Wolfgang Stark – e sull'annullamento del gol di Pedro nella finale di Coppa di mercoledi' scorso, vinta 1-0 nei tempi supplementari dal Real. E proprio su queste dichiarazioni di Guardiola era partito oggi l'affondo di Mourinho. ''Finora c'era un piccolo gruppo che non parla degli arbitri e uno che ne parla, e li critica quando fanno errori importanti, di cui faccio parte io'' aveva detto. Ma Guardiola, aveva accusato, e' ''in un nuovo gruppo nel quale c'e' solo lui che critica una giusta scelta dell' arbitro. Non si era mai visto''. Un rovesciamento di ruoli. Insomma, Mourinho in cattedra per una lezione di rispetto degli arbitri. Il mondo a rovescio. Alta tensione quindi per la sfida di domani. Real Madrid e Barcellona iniziano a giocarsi la supremazia in Spagna e una possibile corona di regina d'Europa. La partita di ritorno della semifinale di Champions sara' al Camp Nou martedi prossimo. Domani al Bernabeu blaugrana e merengue si giocano il terzo dei clasicos della 'sequenza storica' di 4 in 18 giorni, dopo l'1-1 in Liga e la vittoria 1-0 nella finale della Coppa del Re del Real. Chi vincera' andra' in finale a Wembley contro Manchester United o Shalke 24. La sfida fra le due grandi di Spagna e' piu' che mai incerta. Il Barca arriva con lo scudetto di Liga praticamente in tasca, ma indebolito dall'effetto boomerang dello 'spogliatoio corto' voluto da Guardiola a inizio stagione – con Andres Iniesta e tre uomini chiave della difesa, Abidal, Maxwell e Adriano, fuori, lesionati o malati – e forse dall'impatto psicologico della sconfitta in Coppa. Il suo gioco e' sempre il piu' bello, ma il Real e' riuscito a spezzarlo grazie soprattutto all'avanzamento di Pepe – definito da Publico ''arma di distruzione di massa '' – su Messi. I merengue hanno una carta vincente nel contrattacco esplosivo. E, contro il Barca, in una difesa rocciosa. ''Antifutbol contra futbol'' sistetizza a modo suo il catalano Mundo Deportivo. Il Real finisce indubbiamente in crescita. Ha pareggiato a 10 contro 11 per meta' partita la prima sfida con il Barca, e vinto la seconda conquistando la Coppa, dopo 8 anni, Sabato in Liga ha asfaltato il Valencia 3-6. Ha recuperato tutti i suoi lesionati di lusso, Kaka' – papa' da due giorni – Higuain, Benzema. Gli mancano solo lo qualificato Carvalho e l'infortunato Kedira. Il morale e' alto e la tifoseria lo fara' sentire domani in un Bernabeu bollente.

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