Roma/ Rebibbia in rivolta per sovraffollamento carceri. Marassi di Genova risponde con la protesta delle gamelle. Prigioni italiane invivibili

I benefici dell’indulto sono svaniti già da tempo e ora che l’estate avanza, il caldo peggiora la situazione nelle carceri italiane. I detenuti insorgono per il sovraffollamento dei penitenziari e secondo quanto riferisce il quotidiano genovese Secolo XIX, il seme della protesta si nasconde a Roma nel carcere di Rebibbia. I giornali romani però non ne parlano, la notizia è arrivata  fino a Genova, dove martedì sera nel carcere di Marassi i detenuti  hanno accesso una rivolta contro l’invivibilità delle celle. Al momento la situazione sembra tornata alla normalità e a Genova la protesta è rientrata, mentre dal carcere di Rebibbia non trapela niente su un’eventuale fermento dei galeotti.

Marassi, a differenza di Rebibbia, si trova in una zona molto abitata e la protesta delle gamelle è stata sentita dai residenti che vivono nelle case circostanti. I detenuti infatti hanno cominciato dalle 22,30 a sbattere contro le sbarre delle finestre che si affacciano su via Clavarezza, come unico modo per far sentire la propria voce all’esterno. Inizialmente le guardie penitenziarie pensavano che, come ogni estate, le celle fossero in fermento a causa del caldo:  in realtà era la risposta dei detenuti all’appello di Rebibbia.

I problemi di sovraffolamento erano già emersi nei giorni scorsi in tutto il Paese; in particolare, a Lecce, anche la polizia penitenziaria aveva protestato per le condizioni lavorative.

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