Referendum, Di Pietro: Elettori estero sono senza schede

ROMA – Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e ha presentato un'interrogazione parlamentare, per manifestare ''la piu' profonda preoccupazione per la mancanza d'informazione e per lo stato degli adempimenti burocratici necessari a garantire la partecipazione alla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno degli italiani residenti all'estero''. Il leader IdV, che nei giorni scorsi ha anche inviato una lettera a tutte le rappresentanze diplomatiche e consolari, ha sottolineato: ''A quanto ci risulta, per ragioni non chiare, non si sta adempiendo all'obbligo previsto dal comma 3, articolo 17, della legge 459/2001, che prevede di promuovere su tutti mezzi di informazione rivolti alle comunita' italiane all'estero, la piu' ampia comunicazione sui temi oggetto dei quesiti referendari. Ancor piu' preoccupante appare il rischio che gli elettori e le elettrici italiane residenti all'estero, non ricevano per tempo tutte le schede sulle quali esprimere il proprio voto''. Di Pietro ricorda che gli Uffici consolari devono spedire le schede agli elettori entro 18 giorni dal voto. ''Non vorrei che – sottolinea – in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione sul referendum abrogativo delle nuove centrali per la produzione di energia nucleare, si ritardasse, in violazione delle precise disposizioni emanate dal Ministero dell'Interno, l'invio per posta della relativa scheda elettorale. Se cio' accadesse – conclude il presidente IdV -, sarebbe, dopo le gravi parole pronunciate dal Presidente del Consiglio per giustificare il tentativo di impedire agli elettori di votare sulle centrali nucleari, un'ulteriore manifestazione di un uso di parte delle istituzioni pubbliche''.

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