Referendum sull'acqua, nasce comitato per il 'no'

ROMA – Impedire che i cittadini siano privati di un essenziale processo di riforma e ammodernamento della gestione idrica. Questo l'obiettivo principale con cui si e' presentato, questa mattina a Roma, nella sala del Consiglio della Camera di commercio, il 'Comitato per il no ai referendum sui servizi pubblici locali e tariffa sull'acqua', dalla cui composizione interna emerge uno spirito bipartisan. A cominciare dal nome – spiega il presidente del Comitato, Walter Mazzitti – bisogna mette e le cose in chiaro e far capire ai cittadini che non si tratta solo di acqua ma anche di rifiuti e trasporti (art.23 bis). ''L'intento della campagna – spiega Mazzitti – sara' di informare i cittadini, anche se – osserva – e' chiaro che l'obiettivo finale e' che non si raggiunga il quorum''. ßß Secondo il Comitato, di cui fa parte anche il presidente della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini e l'ex ministro Linda Lanzilotta, ''il processo di ammodernamento non puo' essere fermato'': la rete disperde fino al 60% della risorsa con uno spreco di 2,5 miliardi all'anno, servono circa 65 miliardi per gli investimenti in opere idriche, per i settori dei servizi coinvolti si parla di 120 miliardi nei prossimi 10 anni pari a 7-8 punti di Pil. Se dovesse passare il referendum, dicono i componenti del Comitato, ''a dover pagare saranno i cittadini e soprattutto non si avra' un miglioramento del servizio'' e ''la gestione sara' data in affidamento nuovamente nelle mani della casta politica'' dei sindaci ''facendoci tornare indietro di 20 anni''.

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