Responsabili incontentabili: "Vogliamo ddl ampliamento"

ROMA 6 MAG ''E' difficile s – ROMA, 6 MAG – ''E' difficile sopravvivere a un' improvvisa fortuna..''. La frase, di Louis Ferdinand Celine in ''Viaggio al termine della notte'', viene citata dal capogruppo di 'IR' Luciano Sardelli. Ed e' quella che meglio 'fotografa' cio' che sta avvenendo tra i 'Responsabili' con il rimpasto di governo: un rimpasto per il quale il Capo dello Stato chiede un' ulteriore verifica parlamentare visto che ha dato vita a una ''nuova maggioranza''. Dire che all'interno di 'Iniziativa responsabile' ci sia del malumore per gli incarichi non ottenuti, commenta uno degli esclusi, e' ''usare un'eufemismo''. Soprattutto dentro 'Noi Sud'', raccontano, c'e' ora un ''clima di guerra'' anche nei confronti di Sardelli del quale si comincia a chiedere piu' o meno velatamente 'la testa'. Accusa: non avrebbe condotto la trattativa con il premier in modo ''adeguato'', giocando spesso ''una partita personale''. Parole pesanti che vengono circostanziate: ''Alla ripresa dei lavori chiederemo le sue dimissioni''. Sardelli, fiuta l'aria e gioca d'anticipo avvertendo di essere pronto a lasciare l'incarico se questo servira' ad andare avanti nel progetto di costruzione del partito ''in vista delle prossime politiche''. Ma il 'domani', in questo contesto, e' un momento davvero troppo lontano. Anzi, per dirla sempre con Celine: ''Chi parla dell'avvenire e' un cialtrone perche' e' l'adesso che conta''. Cosi', chi non e' riuscito a far parte della prima 'infornata', sfoga la delusione raccontando i retroscena. Nel caso di 'Noi Sud', ad esempio, il 'responsabile' della mancata nomina di Elio Belcastro o Antonio Milo viene indicato in Vincenzo Scotti, attuale sottosegretario agli Esteri e presidente della formazione politica. ''La notte prima del Cdm – racconta un 'testimone' di Ir – Scotti chiama Berlusconi per 'caldeggiare' Milo che e' un suo uomo ed e' di Napoli. Il premier sapeva che Belcastro era stato indicato dal gruppo. Ma accetta il suggerimento''. ''Quando pero', il giorno dopo, il premier capisce che il gruppo non vuole Milo perche' non ci possono essere due sottosegretari di 'NS' napoletani (anche Scotti lo e') e che non c'e' unanimita' sul candidato, decide di non nominare alcuno di 'Ns'. Lasciando tutti a bocca asciutta''. ''Non e' vero – ribatte chi 'ce l'ha fatta' – la colpa e' di Arturo Jannaccone che ha preferito distruggere tutto piuttosto che fare un passo indietro lasciando la segreteria di 'NS'. Forse perche' anche lui voleva fare il sottosegretario''. Nella terza gamba del governo, insomma, e' l'ora del 'tutti contro tutti' in attesa del nuovo ddl che 'ampli' i posti al governo e che, si assicura nel Pdl, potrebbe incardinarsi alla Camera subito dopo le elezioni. Da 'piazzare', infatti, ci sono ancora, tra gli altri, Francesco Pionati che avrebbe irritato i vertici Pdl per ''l'eccessiva insistenza'' e per la presentazione di proprie liste; Maria Grazia Siliquini per la quale si sta pensando a un ''Cda''; Antonio Razzi. A loro si devono aggiungere esponenti Pdl, come Anna Maria Bernini, e della Lega, come Matteo Brigandi'. Per lui si starebbe pensando a un 'posto' a Via Arenula. E anche nel Pdl malumori non mancano come dimostra la presa di posizione di Mario Baccini e Pino Galati: ''Berlusconi non ha mantenuto gli impegni''. In realta', si osserva ancora in 'Ir', tutto dipendera' dall' esito delle amministrative e non solo per la tenuta del governo, ma anche perche' se, ad esempio, Fli dovesse andare male ''ci potrebbero essere nuovi ingressi'' e dunque ''nuovi appetiti'' da soddisfare. ''Per esaudire i quali – e' l' analisi – non basterebbe il governo 'formato' Prodi con oltre 100 tra ministri e sottosegretari''. L'opposizione intanto condanna il rimpasto che Carmelo Briguglio (Fli) definisce ''il frutto di una prostituzione politica''. Si tratta, incalza il leader Idv Antonio Di Pietro, ''di un atto di corruzione politica''. da oggi i 'Responsabili', ironizza il verde Angelo Bonelli, si potranno chiamare i 'Rimborsabili'.

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