Rischiano salato i medici “compiacenti” nella certificazione delle malattie ai dipendenti della pubblica amministrazione: Lo prevede il decreto legislativo di attuazione della riforma Brunetta sul lavoro pubblico e per l’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
Il provvedimento è on line sul sito del dicastero (www.innovazionepa.it) e prevede, all’articolo 7, che non sia solo il dipendente, nel caso di false attestazioni, ad essere punito (fino al licenziamento e alla sanzione penale) ma anche il medico disonesto.
Nel caso di “certificati medici non veritieri da parte di pubblici dipendenti” – oltrechè di “attestazioni non veritiere di presenze” – si prevede anche la fattispecie autonoma di reato contemplata all’articolo 640 del Codice Penale pure per chi ha stilato il documento. L’articolo si riferisce al reato di truffa, con la reclusione da uno a cinque anni poichè il fatto è commesso a danno dello Stato o di un ente pubblico (oltre alla multa fino a 1.600 euro). Si procede d’ufficio.
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