ROMA – Raggiungere al 2050 l'obiettivo di coprire l'80% dell'offerta energetica mondiale con le fonti rinnovabili lasciando invariati i costi relativi agli investimenti del 2009. A dirlo Domenico Gaudioso, revisore per l'Italia del rapporto sulle rinnovabili dell'Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) – lanciato ieri da Abu Dhabi – e responsabile del servizio Atmosfera e clima dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). ''Il rapporto sulle energie rinnovabili appena pubblicato dall'Ipcc – dice Gaudioso – e' molto innovativo perche' contiene una valutazione complessiva delle fonti rinnovabili dal punto di vista del potenziale, della fattibilita' tecnica ed economica, e degli impatti sociali ed ambientali''. Lo scenario descritto dall'Ipcc in cui si ipotizza l'80% di rinnovabili al 2050, spiega Gaudioso, prevede che per raggiungere questo risultato venga utilizzato ''non piu' del 2,5% del potenziale tecnico disponibile'', e cioe' ''una minima parte delle risorse energetiche disponibili in natura''. In quest'ultimo anno – prosegue l'esperto dell'Ispra – ''anche l'Italia ha toccato il suo record per le rinnovabili, arrivando al 22,1% di produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili, a fronte del 18% del 2008 e 15,1% del 2007''. Nel 2009 – osserva – sono stati immessi ''in rete 69,3 TWh (Terawattora) di energia rinnovabile, a fronte di una produzione totale pari a 292,6 TWh''.