Rinnovabili, Greenpeace: trovata intesa e svelato l'inganno

ROMA – ''E' stata trovata l'intesa ed e' stato svelato l'inganno''. Lo dice Greenpeace a proposito della firma del decreto sugli incentivi alle rinnovabili firmato oggi dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. ''Con la mediazione del consiglio dei ministri – aggiunge Andrea Boraschi, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace – sembra si possa mettere la parola fine alla penosa querelle intercorsa nei giorni scorsi tra i ministri Romani e Prestigiacomo''. La soluzione trovata al contenzioso – prosegue – ''riguardo l'accesso alla tariffa incentivante, prevede l'allaccio in rete come criterio qualificante, con misure di indennizzo da parte del gestore per il mancato rispetto dei tempi di completamento e attivazione della connessione''. Si tratta, continua Boraschi, dell'introduzione ''dell'ennesimo bizantinismo legislativo da parte del governo per rendere ancora piu' incerto lo scenario in cui si fa impresa''. Inoltre, ''hanno anche pensato di ridurre gli incentivi, per il periodo primo giugno 2011 e secondo semestre 2012 da 820 a 580 milioni di euro contraendo anche la potenza installabile da 3.100 a 2.690 megawatt''.

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