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Riparte il nucleare, tutto nuovo, sicuro, parola di ministro: ma l’antinucleare è una religione, non una scienza

Riparte il nucleare in Italia. Un nucleare “tutto nuovo, sostenibile, sicuro”, dice il ministro dell’ Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

69 anni, piemontese, quota Forza Italia, è successore del fisico Cingolani, ex Ceo di “Leonardo”, azienda fiore all’occhiello della industria italiana;  un colosso con oltre 50 mila dipendenti impegnati in un settore strategico (Difesa, aerospazio, sicurezza).

Il progetto galoppa, in sette mesi è pronta la  rotta per realizzzarlo. L’Italia è proiettata alla costruzione della sua prima centrale nucleare. Si farà? Gli ambientalisti sono già sui piede di guerra, stile anni 80. Ma i tempi sono cambiati. Ed allora facciamo alcune considerazioni.

1) C’È SEMPRE PIÙ BISOGNO DI ENERGIA

E c’è bisogno di un  nucleare complementare allo sviluppo di eolico e solare e delle altre energie rinnovabili. La soluzione è in un “mix energetico”. La domanda Mondiale di energia cresce da 200 anni; inevitabile il dovere di dare una risposta. È il governo sta valutando le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo. Una decisione va presa. E presto.

2) ACCERCHIATI DA CENTRALI NUCLEARI E DISINFORMAZIONE

L’Italia finora non ha voluto saperne di atomo. Due Referendum e 6 crisi petrolifere (1973-2000),  lo shock energetico, il caro-vita, il caro-denaro, non hanno scalfito “il rifiuto irrazionale del nucleare “. Finora hanno prevalso paure e una lacunosa informazione.

Eppure l’Italia è accerchiata da centrali nucleari: l’Europa conta 103 reattori nucleari, 56 solo in Francia. Seguono Germania ,Spagna , Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda, Romania, Slovenia, Finlandia, Slovacchia. L’Italia continua a giustificare il suo niet menzionando Chernobyl, Fukushima e Greta Thunberg. Acqua passata, remota. Tecnologia superata. Preistoria. Oggi siamo già alla quarta generazione del nucleare.

3) LA FUSIONE NUCLEARE È IL CONTRARIO DELLA FISSIONE

Anche questo va detto, chiaro e forte. La fusione non genera radioattività, non produce scorie, ha costi bassi, usa come materia prima l’acqua “pesante “,cioè non distillata,  anche quella del mare. È la consuma in piccole quantità. Dunque è l’atomo pulito. Ci siamo arrivati. La scienza inseguiva questo traguardo fin dagli anni Cinquanta. Siamo alla svolta epocale e molti Paesi  – Giappone in testa – hanno già annunciato l’approccio al nuovo nucleare. Si sono convinti che l’energia atomica è tra le più sicure, alla pari di sole e vento. Gli argomenti antinucleari sono cambiati nel tempo. Tanti dogmi sono saltati con la penuria del gas russo. L’antinucleare è una religione,  non una scienza.

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