Roma/ Trovato in casa con il cranio fracassato, è stata un’emorragia cerebrale a uccidere Roberto Norrito

Un’emorragia cerebrale  e poi una caduta accidentale. È morto così Roberto Norrito, 59 anni, dipendente bancario ritrovato morto con la testa fracassata nella sua abitazione in via Trapani, nel quartiere San Giovanni di Roma. In un primo momento la polizia aveva pensato anche all’ipotesi di un omicidio, ma poi l’esame autoptico ha chiarito il motivo della morte. Lo conferma anche l’avvocato nonchè parente della vittima, Ivan Torrito: «La morte del nostro congiunto è sopraggiunta a causa di un’emorraggia cerebrale. La lesione alla testa è stata causata dalla caduta che ha seguito il malore»

Il cadavero di Norrito era stato ritrovato nella serata di lunedì da un vicino. L’uomo era stato allertato da un’altra vicina di casa allarmata dal fatto che qualcuno suonava insistentemente il campanello della sua porta. Salito al terzo piano l’uomo aveva visto la porta di casa Norrito aperta e poco oltre l’ingresso la vittima, in un lago di sangue e con indosso canottiera e boxer. Aveva la testa fracassata, probabilmente da un busto di marmo. La polizia aveva ritrovato tracce di sangue nel bagno e in altre zone della casa, oltre che sulla porta di casa della vicina, alla quale probabilmente Norrito aveva cercato di rivolgersi per chiedere aiuto. La polizia inizialmente non aveva escluso l’ipotesi dell’omicidio, ma ora l’auopsia ha fatto chiarezza sulla fine dell’uomo.

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