Roma/ Coppia di giapponesi va al ristorante “Passetto” di Piazza Navona e paga 695 euro per un pranzo. Denunciato il titolare del ristorante, solo la mancia era di 115 euro

Una coppia di giapponesi in vacanza a Roma, si sono concessi un pranzo al ristorante senza voler badare alle spese. Il ristorante è Il Passetto e sta in via Zanardelli,vicino a piazza Navona, una zona molto turistica della capitale dove mangiare non costa sicuramente poco. Al momento di pagare è arrivata la sorpresa: per due pasti completi con vino e acqua il cameriere ha presentato un conto di 695 euro.

In un primo momento la coppia ha pensato a un errore, ma i dubbi sono venuti meno quando sono tornati in possesso della carta di credito: sulla ricevuta risultava che al totale era stata aggiunta una mancia di 115,50 euro pari a circa il Il 20 per cento del conto, prelevata senza l’autorizzazione dei due fidanzati.

Nonostante le proteste, il ristoratore sarebbe rimasto irremovibile e i due hanno denunciato il titolare per truffa; dai controlli degli agenti è emerso che i prezzi praticati ai due giapponesi non corrispondevano a quelli indicati nel menù; risulta infatti dalla ricevuta che i due hanno mangiato primi piatti per 208 euro, 142 euro di antipasti, meno di 82,50 euro per i secondi di pesce e bevuto vino per 108 euro. Poi 31 per la frutta, 3 euro per l’acqua e 5 euro per il coperto.

«Il conto è esatto – ha replicato l’amministratore del ristorante, Franco Fioravanti – i due giapponesi prima hanno voluto scegliere il pesce dalla vetrina, poi hanno letto il menù e hanno confermato al cameriere». Secondo Fioravanti i due clienti avrebbero scelto piatti particolari, facendo intendere di non voler badare a spese: «Hanno voluto diversi tipi di antipasti, funghi porcini, ostriche con il tartufo cotte in due maniere diverse, gli scampi più grandi che avevamo e poi hanno scelto aragoste da 2 chilogrammi e 1 chilo e mezzo di spigola. Se si ordina cibo per cinque persone, anche il conto sarà per cinque».

Sulla questione della mancia prelevata senza consenso, Fioravanti sostiene che non avrebbe avuto motivo di richiederla senza la volontà dei clienti: «I soldi non vanno a me, ma al cameriere quindi forse c’è stato un malinteso». Il ristoratore si dice dispiaciuto: «I due giapponesi mi hanno denunciato senza dirmi niente, se si fossero lamentati al momento del conto gli avrei fatto lo sconto».

I poliziotti hanno richiesto i controlli sanitari per Il Passetto; dopo i controlli è stata decisa dalla Asl l’immediata chiusura del ristorante per carenze igienico sanitarie e strutturali, ambienti sudici e frigoriferi non funzionanti.

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