Roma, Montella: "Credo nella Champions"

ROMA – Da giocatore era un grande attaccante. Da allenatore si dimostra un abile difensore. Alla vigilia della trasferta di Catania, e a 180 minuti dal termine del campionato, Vincenzo Montella non ci sta a lasciare la panchina della Roma senza aver prima sottolineato la bonta' del lavoro fatto da Totti e compagni dal suo arrivo a Trigoria. ''Dopo il ko col Genoa credo che tutti avrebbero firmato, anche i tifosi, per essere ancora in lotta per l'accesso alla Champions Leeague a due giornate dalla fine – ha spiegato -. Questo non toglie che probabilmente potevamo fare anche qualche cosa in piu', ma anche in meno viste le circostanze del momento''. La difesa a spada tratta del cammino della Roma dall'incredibile sconfitta di Marassi (da 0-3 al 4-3 finale che provoco' le dimissioni di Ranieri, ndr) poggia soprattutto sul fatto che, con l'ex Aeroplanino, i giallorossi hanno saputo reagire, recuperando posizioni e punti in classifica. ''Ma non voglio fare in questo momento il bilancio del mio lavoro, magari lo faremo piu' avanti, valutando pero' tutte le situazioni – ha sottolineato Montella -. Adesso non spreco energie per valutare il mio operato, se non per vedere in cosa posso migliorarlo per aiutare la squadra''. ''Da quando sono arrivato – ha quindi aggiunto -, il mio unico pensiero e' stato fare il possibile per finire al meglio il campionato. Ho fatto tutto cio' che pensavo fosse piu' veloce e pertinente alla situazione del momento. Probabilmente pero' le mie idee sono anche un po' distanti e diverse da quelle che posso aver espresso negli allenamenti e nelle partite di quest'anno''. Insomma, se dovesse conquistarsi la riconferma, avrebbe a disposizione tutto il tempo necessario per impostare lavoro e squadra secondo i propri parametri tattici e tecnici. Cosa che quest'anno non gli e' stato possibile fare a causa della chiamata in corsa al posto di Ranieri. Posto che peraltro Montella vorrebbe tenersi stretto nonostante le critiche relative alla sua mancanza d'esperienza (''questo sarebbe un discorso piu' ampio, che prescinde anche dal calcio, perche' in generale si punta sempre molto poco sui giovani''), e ai presunti rapporti d'amicizia con lo spogliatoio (''da quando sono arrivato nessun giocatore mi ha mai chiesto nulla. Tutte le scelte sono state fatte da me. Si puo' parlare di tutto e del contrario di tutto ma la realta' e' un'altra''). Montella, pero', non vuole che si parli solo del suo futuro visto che domani la Roma dovra' necessariamente fare risultato al Massimino per sperare di raggiungere in extremis il quarto posto in campionato. ''Siamo a poco piu' di una settimana dalla fine del campionato, ci giochiamo l'accesso alla Champions League e non voglio che si parli solo di me – ha ricordato -. Parliamo della partita di Catania perche' dalla gara di domani passa il nostro eventuale accesso in Champions. Va bene parlare di futuro, ma parliamo anche di presente''. E contro la formazione di Simeone la Roma sara' in piena emergenza a centrocampo viste le tante assenze (De Rossi e Perrotta squalificati, Brighi infortunato, Pizarro convocato ma in forte dubbio come Vucinic). ''A Catania mi aspetto un ambiente di festa, uno stadio pieno, e la partita potrebbe essere condizionata dal caldo – ha dichiarato Montella -. Loro vorranno finir bene il campionato, ma io preferisco una situazione del genere rispetto a quella vista a Bari con uno stadio semivuoto. Spero che aiuti i giocatori ad esprimersi al meglio''. ''La fatica in Coppa Italia? Non credo che l'impegno di mercoledi' con l'Inter possa pesare, e non voglio nemmeno che si trovino gia' degli alibi – ha concluso il tecnico -. Vincera' chi avra' piu' stimoli e motivazioni, e dovremo essere noi''.

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