Ronde/ Disarmati e massimo in gruppi di tre persone. Così saranno gli “eserciti di volontari”

Eccole, le ronde. Il regolamento attuativo dei controlli sulla sicurezza che il Viminale varerà dopo l’entrata in vigore della legge è stato già abbozzato, in tempi record, stabilendo i paletti entro cui si muoveranno le ronde.

Anzitutto gli “eserciti di volontari” non potranno essere formati da più di tre persone e avranno attività di mera osservazione e segnalazione alle forze dell’ordine, in specifiche aree del territorio comunale.

I volontari potranno vigilare senza mezzi motorizzati e animali. E soprattutto senza armi o altri oggetti contundenti, anche se in possesso di porto d’armi.

Inoltre, i “rondisti” dovranno avere almeno 25 anni di età, buona salute fisica e mentale, nessuna dipendenza da droga e alcol, nessuna tessera di movimenti, associazioni o gruppi organizzati, né denunce o condanne per precedenti delitti non colposi.

Dopo le polemiche sulle divise con simboli inneggianti al nazismo e alle SS, si è deciso che tutti i volontari indosseranno casacche gialle fluorescenti con sopra stampato il logo dell’associazione cui appartengono e il nome del Comune in cui prestano il loro servizio di vigilanza urbana.

Ma come verranno formate le ronde? Ogni prefettura dovrà istituire un albo delle varie associazioni, che verrà revisionato ogni anno. E sarà sempre il prefetto, insieme al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a decidere l’iscrizione di un cittadino all’albo, così come la sua cancellazione.

I corsi di formazione saranno invece organizzati dai sindaci. Chi pensa di possedere i requisiti giusti dovrà compilare una domanda di adesione alle ronde, farla firmare da un legale e indirizzarla al primo cittadino del Comune di residenza.

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