RUSSA-UCRAINA: ”A RISCHIO FORNITURE GAS ALLA UE”

Mosca rilancia l'allarme per le forniture di gas via Ucraina destinate all'Europa. Il conflitto tra Russia e Ucraina sul debito di Kiev per le forniture non ancora saldate potrebbe mettere in pericolo il trasporto di metano verso l'Europa. Lo rende noto il governo russo, dopo che la scorsa settimana già la stessa Gazprom aveva avvertito i partner europei di un possibile pericolo. La nuova messa in guardia arriva a poco più di una settimana dalla potenziale chiusura dei rubinetti, se gli ucraini non completeranno entro il 31 gennaio il pagamento dei 2,4 miliardi di dollari richiesti. Sino ad ora, Kiev ha versato 800 milioni.

Il presidente di Gazprom e primo vicepremier russo Viktor Zubkov ha rassicurato i partner europei della Russia che il colosso dell'oro blu provvederà a rispettare tutti i suoi contratti di fornitura di gas; tuttavia, il passaggio attraverso l'Ucraina – alla luce del debito non saldato e di possibili interruzioni nelle forniture al Paese – potrebbe rendere meno agevoli le forniture all'Ue. «Desidero assicurarle che Gazprom svolgerà in pieno, come al solito, i suoi obblighi contrattuali a clienti europei» scrive Zubkov in una lettera indirizzata alla leadership dell'Unione europea e ai primi ministri dei Paesi membri. Ricordando che «vi è un accordo a lungo termine sul transito del gas attraverso il territorio ucraino, in base al quale l'adempimento dei suoi obblighi di transito non ha legami rispetto alle forniture di gas per i consumatori ucraini». L'avvertimento russo riguarda in realtà la possibilità che Kiev sottragga metano destinato all'Europa, per compensare il taglio delle forniture, come avvenuto a inizio 2006. «Tuttavia non si può escludere che l'attuale posizione del lato ucraino potrebbe pregiudicare il transito di gas naturale attraverso il suo territorio e potrebbe spezzare la stabilità delle forniture di gas verso l'Europa», conclude infatti il presidente di Gazprom e rapresentante nel consiglio di amministrazione del gruppo per il governo russo.

Gestione cookie