Salute/ I ciclisti professionisti rischiano l’infertilità. Lo dice uno studio spagnolo che ha preso in esame 15 atleti

Pubblicato il 29 Giugno 2009 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA

I ciclisti professionisti che percorrono oltre 300 chilometri alla settimana sono ad altissimo rischio di infertilità. È quanto è emerso da uno studio spagnolo che ha appurato come solo il 4% degli spermatozoi dei fan delle pedalate sono normali. Per questi soggetti a rischio l’unico modo per essere certi di aver un figlio è «congelare lo sperma prima di iniziare il ciclismo a livello professionale». Nessun rischio, invece, per i ciclisti della domenica o per quanti usano la bici per andare quotidianamente al lavoro.

Lo studio curato dalla professoressa Diana Vaamonde della Scuola di Medicina dell’università di Cordoba ha preso in esame 15 atleti di triathlon, sport che prevede prove consecutive di nuoto, ciclismo e corsa. A tutti, di età media di 33 anni, è stato chiesto di non avere rapporti sessuali prima di effettuare il test del liquido seminale. I ciclisti, che si sono allenati almeno nove volte alla settimana negli ultimi otto anni, avevano meno del 10% dello sperma normale contro il 15-20% degli uomini fertili. In quanti superavano i 300 chilometri di bicicletta alla settimana il tasso di spermatozoi normali precipita appunto al 4%. Indiziati principali sono l’aumento di calore causato dai pantaloncini stretti e dallo sfregamento sulla sella, oltre che dall’intenso sforzo fisico della zona pelvica.