ROMA – Separare ''fisicamente'' i codici bianchi e verdi che arrivano nei Pronto soccorso, ovvero quelli meno gravi, dai codici gialli e rossi, quelli piu' gravi, 'dirottando' i primi verso un'assistenza sul territorio. Il tutto con l'obiettivo di tagliare i tempi di attesa nei Pronto soccorso, sempre piu' 'intasati' e affollati. E' questa la strada delineata dal ministro della Salute Ferruccio Fazio per una riforma del sistema dell'emergenza-urgenza, alla vigilia dell'incontro di domani con i sindacati dei medici ospedalieri. Una 'strada' che vede le associazioni sindacali mediche divise, e che registra la 'bocciatura' della Societa' italiana di medicina di emergenza-urgenza (Simeu). – FAZIO, SEPARARE CODICI BIANCHI DA QUELLI GRAVI: "L'idea – ha spiegato Fazio – è quella di separare fisicamente i codici bianchi e verdi da quelli gialli e rossi, proprio per vedere di tagliare le attese dei Pronto Soccorso, anche come personale, e dunque di mettere più personale del territorio possibile alla gestione dei bianchi e verdi". L'incontro di domani, ha aggiunto, sarà importante soprattutto per definire un percorso, così da poterlo inserire negli obiettivi di piano. "Per questa riforma useremo gli obiettivi di piano – ha spiegato – e dovremo farlo rapidamente, entro una decina di giorni, perché gli obiettivi sono stati già approvati in conferenza Stato-Regioni, salvo ulteriori intese sulle cure primarie". Successivamente, ha aggiunto Fazio, "inizierà il processo vero e proprio di riforma, che in realtà ha già preso avvio 2 anni fa con lo stanziamento di 350 milioni annui per l'assistenza h24". – SINDACATI DIVISI: Il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, alla vigilia dell'incontro di domani, giudica "favorevolmente l'attenzione nei confronti di questo settore strategico del sistema sanitario italiano" ma chiede di puntare su "obiettivi realistici". E la proposta di Fazio trova ''assolutamente d'accordo" Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana dei Medici di Medicina generale (Fimmg): Il vero problema pero', rileva, "sarà trovare il modo di fare questa riforma, considerato che attualmente il territorio ha un'organizzazione insufficiente''. Critica, invece, la Società italiana di medicina dell'emergenza-urgenza (Simeu) che 'boccia' la proposta di Fazio: ''La strada indicata dal ministro – afferma la past president Annamaria Ferrari – è solo uno specchietto per le allodole perche' i problemi vero sono altri, a partire dalla carenza di medici specializzati e la gestione dei posti letto ospedalieri''.