SCAJOLA CONTRO CONFINDUSTRIA: ”BASTA CORVI”, MERCEGAGLIA, BLOCCARE PER UN ANNO I TFR

<p>E ora è scontro anche tra governo e Confindustria. I «Centri studi nazionali si compiacciono di diffondere il pessimismo, rivedendo sistematicamente al ribasso di mezzo punto percentuale le stime effettuate dagli istituti internazionali» ha detto il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola in occasione di un suo intervento ad un convegno della Fim-Cisl. </p>
<p>CORVI – «Finiamola con questi corvi che passano per strada – ha sottolineato Scajola – sono perplesso per gli scenari diffusi da Confindustria ogni volta che escono valutazioni di organismi internazionali tipo Ocse o Fmi. Vedo sempre posizioni dure di Confindustria e ogni volta c&#39;è un carico», ha detto il ministro riferendosi alle ultime previsioni sul Pil riviste ulteriormente al ribasso dal centro studi di Confindustria (oltre il 2,5% in corso d&#39;anno). Scajola ha poi invitato a non «cedere alla rassegnazione» anche perchè lo stesso Fondo ha sottolineato che «nel nostro Paese la crisi si è manifestata con caratteri meno accentuati rispetto ad altri Paesi industrializzati. Abbiamo certo un problema di crescita ma – ha aggiunto Scajola – non si è verificata l&#39;implosione del mercato finanziario nè il collasso del settore immobiliare e il governo sta facendo il possibile, nel rispetto dei vincoli di bilancio, per salvaguardare la struttura produttiva del Paese». </p>
<p>Le imprese che non riescono facilmente a ottenere liquidità dalle banche. Così la presidente degli industriali Emma Marcegaglia, da Foggia, propone di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i Tfr, i trattamenti di fine rapporto. «Si potrebbe – ha detto Marcegaglia – arrivare alla decisione che per un anno i flussi di Tfr non vadano all&#39;Inps, ma vengano tenuti all&#39;interno delle imprese». Oppure i flussi del Tfr potrebbero servire a «creare un fondo di garanzia che aiuti il sistema del credito alle piccole e medie imprese». È una delle proposte lanciate dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, per superare la crisi economica in Italia. </p>
<p><br />«Il tema del credito è fondamentale – ha aggiunto – servono decisioni concrete perché se non c&#39;è credito si blocca il sistema delle imprese, ancor più nel Sud». Per il leader di Confindustria «è assolutamente necessario che, come sta accadendo in tutti i Paesi europei e anche negli Stati Uniti e in Cina, il Governo italiano sostenga l&#39;economia. Comprendiamo – ha spiegato – il problema del debito pubblico, ma riteniamo che in un momento come questo serva un sostegno all&#39;economia, senza il quale rischiamo veramente che molte imprese non riescano ad andare avanti».</p>
<p><br />Oltre a quella sul Tfr, Marcegaglia ha avanzato la proposta che la Cassa Depositi e Prestiti anticipi i crediti delle imprese con le pubbliche amministrazioni e che venga reso al più presto operativo il Fondo di garanzia di 450 milioni di euro previsto nel Decreto 185 per le Confidi.</p>
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