Scandalo parentopoli Ama: gli indagati salgono a dieci

ROMA – Sono saliti a dieci gli indagati per accuse che vanno, a seconda delle singole posizioni, dall' abuso d'ufficio, al falso e alla violazioni della leggi in tema di assunzioni e contratti pubblici per l' inchiesta sulla parentopoli all' Ama. Nel febbraio scorso le prime cinque iscrizioni: Luciano Cedrone, capo del personale di Ama, Franco Panzironi, amministratore delegato dell'azienda, Gianfrancesco Regard, ex responsabile legale di Ama, Sergio Bruno, presidente del Consorzio Elis, Ivano Spadoni, ex dirigente Ama. Nomi a cui si sono aggiunti negli ultimi giorni quelli di Lorenzo Allegrucci, ex dirigente direzione Acquisti Ama; Giovanni D'Onofrio, capo dell'ufficio legale della municipalizzata dal luglio del 2009; Alessandra De Luca e Davide Ambrogi, entrambi componenti di una commissione Ama nominata per le assunzioni di circa 800 dipendenti in diverse specialità professionali, nonché Bruno Frigerio, presidente della commissione in questione. Gli inquirenti vogliono verificare i file presenti nei supporti informatici che erano nella disponibilità di Panzironi, Frigerio e genericamente della direzione centrale personale e organizzazione dell'Ama. La richiesta dei pm per l'incidente probatorio sul pc è stata avanzata "ritenuta la necessità di dover procedere ad accertamento tecnico non ripetibile – si legge nel provvedimento – volto alla creazione di copia forense dei dati delle memorie contenute nei supporti informatici oggetto di sequestro a carico degli indagati ovvero presso locali dell'Ama perquisiti".

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