Scioperi/ Ferragosto di protesta ad Ascoli Piceno e a Melfi. I dipendenti della Lasme 2 e della Manuli Rubber protestano contro le procedure di mobilità

melfiFerragosto di protesta per parecchi lavoratori italiani. Non solo la Innse, non solo il Colosseo preso d’assalto da alcuni operai, anche ad Ascoli Piceno e Melfi il 15 agosto è stato un giorno di contestazione.

La Lasme 2, azienda dell’indotto della Fiat di Melfi, sta per chiudere. Produce alzacristalli per autovetture e al momento versa in una disperata situazione di mercato perché da una parte deve pagare i fornitori, dall’altra le commesse già lavorate non sono state ancora ricompensate. La Lasme 2 ha già avviato, fra l’altro, la procedura di mobilità per 174 addetti. Per evitare la totale chiusura dello stabilimento, la rappresentanza sindacale ha così organizzato il presidio ferragostano.

Ad Ascoli Piceno, niente spiaggia neanche per i dipendenti della Manuli Rubber: il giorno festivo lo hanno trascorso interamente davanti l’azienda. Anche qui si protesta contro la mobilità decisa dai vertici per i 375 lavoratori impiegati. Ironizza Ubaldo Falciani della Cgil: «La situazione è tra il drammatico e il leggero, abbiamo creato una specie di “sagra del disoccupato”».

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