Scuola, Lega: Cancellare nuovi inserimenti in graduatoria, avvantaggiano i meridionali

ROMA – ''Ci sono insegnanti che dal Sud, sfruttando punteggi lievitati oltre misura, stanno tentando di inserirsi nelle graduatorie del Centro-Nord a suon di ricorsi. Ma in materia di graduatorie il Tar del Lazio ha gia' dato atto del proprio difetto di giurisdizione: cosa aspetta pertanto il Tribunale amministrativo a ritirare la nomina del commissario ad acta, cancellando questi inserimenti?'' E' questa la domanda che il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, pone al Ministro dell'Istruzione e alla Presidenza del Consiglio in due interrogazioni parlamentari. ''I nostri accordi con il ministro Gelmini – spiega il parlamentare – prevedono che, sulla base delle disponibilita' accertate per l'anno 2010/2011, una quota di cattedre venga assegnata al personale delle graduatorie a esaurimento tuttora vigenti, salvaguardando parte degli attuali insegnanti del Centro-Nord (per gli altri stiamo lavorando a ulteriori misure, tra cui punti aggiuntivi per la permanenza nella stessa graduatoria). Qualcuno si chiede se rientreranno nella conta i ricorrenti (quasi tutti del Sud) inseriti 'a pettine' dal commissario nominato dal Tar, che andrebbero a scavalcare e quindi a ledere i diritti degli iscritti 'storici'. La risposta e' – sottolinea Pittoni – che, a rigor di logica, il problema non dovrebbe neanche porsi, in quanto il Tar Lazio (sentenza 1556/2011) ha dato atto del proprio difetto di giurisdizione, in linea con recenti pronunciamenti della Cassazione in cui e' stato acclarato che la cognizione delle controversie correlate all'integrazione a aggiornamento delle graduatorie a esaurimento spetta alla magistratura ordinaria''. Nelle interrogazioni Pittoni chiede di sapere quali provvedimenti, e in quali tempi, il Ministro abbia adottato o intenda adottare per sollecitare un intervento ''palesemente urgente'' da parte dell'Avvocatura dello Stato ''finalizzato a portare la dovuta chiarezza'', mentre alla Presidenza del Consiglio si domanda quali iniziative intenda assumere ''da un lato al fine di rimediare alla situazione e dall'altro per far si' che in futuro la difesa dell'amministrazione sia svolta in modo piu' efficace ed efficiente''. .

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